Cento anni, poco dopo le due del mattino del 28 settembre 1922, esplose, a causa di un fulmine, la polveriera militare di Falconara, un fortilizio nei dintorni di San Terenzo al mare, in comune di Lerici. Fu una catastrofe, con circa centocinquanta morti ed almeno ottocento feriti.
San Terenzo fu quasi per intero distrutta e gravi danni subirono Pitelli, allora in comune di Arcola, e in parte Pugliola, Muggiano, Pertusola, a causa della “pioggia” di massi di pietra accompagnati da tizzoni e lapilli. L’eco della tragedia fu enorme.
La grande presenza di stabilimenti militari nel golfo spezzino si accompagnava del resto, in quel tempo, a condizioni di sicurezza molto inferiori alle attuali. A cento anni di distanza, sono previste iniziative di ricordo, in particolare delle tante vittime, civili e militari. In collaborazione con la direzione regionale dei Musei, al castello di San Terenzo è stata aperta la mostra “Sguardi da Falconara: Golfo della Spezia, sottocasa”, con testi e fotografie che prendono inizio proprio dall’esplosione.
La mostra resta aperta martedì e mercoledì. Mercoledì, giorno anniversario dello scoppio, una Messa di suffragio per tutte le vittime sarà celebrata alle 9, in piazza Brusacà a San Terenzo, dal vescovo Luigi Ernesto Palletti. Al termine, il vescovo benedirà una lapide commemorativa.