Ieri i Carabinieri della Stazione della Spezia-Mazzetta, a seguito di una richiesta di intervento pervenuta al 112, hanno arrestato un nigeriano 32enne per violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa dal reato di atti persecutori.
Il giovane era sbarcato anni fa in Italia e, dopo alcuni transiti in vari centri di accoglienza, era approdato alla Spezia, dove era stato preso in carico ed assistito presso una delle strutture che si occupano di gestire l’accoglienza ai migranti. Ad agosto dello scorso anno, però, a seguito di una serie di atti di violenza e danneggiamenti commessi in una delle sedi dell’associazione, al giovane era stata revocata la misura dell’accoglienza per la protezione internazionale e, di conseguenza, era stato allontanato dalla struttura ove era ospitato. Il giovane però non ha accettato l’allontanamento ed ha continuato, con insistenza e senza voler sentire ragioni, a recarsi presso il centro di accoglienza, con la pretesa di alloggiarvi ancora e compiendo ulteriori danneggiamenti, arrivando anche a minacciare più volte chi gestiva la struttura.
Alcuni giorni orsono la responsabile, esasperata dagli episodi e intimorita per la propria incolumità, ha deciso di segnalare tutto alle Autorità ed ha denunciato quelli che avevano assunto la forma di veri e propri atti persecutori. La Procura della Repubblica, a seguito di una minuziosa e attenta indagine condotta dalla Squadra Mobile della Questura della Spezia, valutata la pericolosità del nigeriano e, in particolare, lo stato di ansia e di paura provato dalla donna, che ultimamente si era addirittura vista costretta a non recarsi più al lavoro per timore di trovarselo di fronte, ha chiesto ed ottenuto dal GIP un provvedimento di divieto di avvicinamento alla parte offesa e ai luoghi frequentati da quest’ultima. Si tratta di uno degli strumenti istituiti dalla Legge 19 luglio 2019 n. 69, meglio conosciuta come “Codice Rosso”, a tutela delle vittime di atti persecutori e maltrattamenti.
Tuttavia neanche la notifica di questo provvedimento ha costituito un freno per il 32enne che, nella notte si è nuovamente presentato dinanzi al centro di accoglienza. La successiva chiamata al 112 fatta dalla vittima ha immediatamente fatto scattare l’intervento delle forze dell’ordine e, in pochi minuti, è giunta sul posto una pattuglia della Stazione Carabinieri della Spezia Mazzetta, impegnata nei consueti controlli nel centro storico, che ha individuato il giovane e lo ha immediatamente bloccato e tratto in arresto, accompagnandolo poi in carcere.