Sabato 13 scorso sono stati ospiti dell'associazione di solidarietà al popolo Saharawi Laboratorio di Pace e del comune di Sarzana, un gruppo di 12 bambini e 4 accompagnatori adulti Saharawi, provenienti dai campi dei rifugiati nel deserto algerino vicino a Tindouf. Il gruppo era accompagnato da 10 volontari dell'associazione Jaima Saharawi di Reggio Emilia che da metà luglio al 21 agosto, nell'ambito del progetto "Piccoli ambasciatori di Pace 2022", ospita a Reggio Emilia questo gruppo. Il progetto di ospitalità è coordinata dalla Rete Italiana di solitaretà al popolo Saharawi, è attivo dal 1999 e si inserisce nell’ambito della “Campagna nazionale di accoglienza di bambini Saharawi” per lenire i loro disagi dovuti al caldo eccessivo nel deserto di Tindouf. Lontani dal deserto, nel periodo più caldo e critico dell'anno, i piccoli trovano accoglienza in famiglie o in strutture gestite da associazioni e comuni. Per molti di loro, si tratta della prima esperienza al di fuori dei campi profughi in Algeria dove sabbia, polvere e vento sono inevitabili compagni e la temperatura nei mesi estivi può raggiungere picchi di 50 gradi.
È infatti dal 1975, anno in cui il Regno del Marocco invade il territorio dei Saharawi, il Sahara Occidentale, che una parte del popolo Saharawi vive rifugiato nel deserto algerino. Nonostante le numerose risoluzioni dell'ONU e il diritto internazionale che riconoscono questa occupazione illegittima e sanciscono il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi, il conflitto non termina e l'esercito del Marocco mantiene l'occupazione delle terre del Sahara Occidentale impedendo il ritorno alle proprie case dei rifugiati e reprimendo le manifestazioni dei cittadini Saharawi rimasti nelle città del Sahara Occidentale.
Il dramma di questo popolo dimenticato e i crescenti disagi che è costretto a sopportare, ai limiti della sopravvivenza, hanno incontrato l'attenzione anche del vice sindaco di Sarzana, dott. Costantino Eretta, che sabato 13 ha accolto alla colonia di Marinella il gruppo proveniente da Reggio Emilia. Assieme ai volontari dell'associazione spezzina "Laboratorio di Pace, i bambini hanno potuto vivere l'esperienza per loro inedita di una giornata al mare.
L'intenzione di tutti i presenti alla giornata di sabato è di rilanciare anche nella nostra provincia la solidarietà attiva a questo popolo pacifico e dimenticato, affinché i propri giusti diritti alla patria d'origine e all'autodeterminazione si affermino con vie pacifiche e nonviolente, nel rispetto del diritto internazionale.