Alberto, nostro lettore, ci racconta la triste vicenda accaduta al proprio gattino Skizzetto.
"Da poco più di un anno e mezzo - racconta - ci siamo trasferiti da un appartamento di una palazzina di Albiano Magra ad una villetta nella periferia, sempre di Albiano, ma in zona collinare, posto tranquillo con un po’ di giardino dove i nostri tre gatti hanno finalmente potuto apprezzare un po’ di sole all’aria aperta. I due più “anzianotti”, Mentina e a Felice di circa 14 anni, non si allontanano quasi mai dal nostro giardino, mentre il giovane di casa Skizzetto si fa le sue giratine ed ogni tanto torna con qualche preda: topini, lucertole, grilli, insetti vari".
"Siccome - prosegue - siamo amanti degli animali ed in particolare dei gatti, come è facile immaginare i randagi del quartiere hanno trovato vita facile nel nostro giardino; insieme ad un nostro vicino, stiamo cercando di catturare maschi e femmine fertili per sterilizzarli ed evitare che l’attuale colonia di 6 o 7 randagi lieviti a dismisura, visto che non è sempre facile trovare casa ai nuovi nati. Possiamo capire che qualcuno possa essere disturbato dalla presenza di tanti gatti, soprattutto perchè effettivamente, per quanto noi cerchiamo di mantenere la dovuta pulizia, ogni tanto causano odori non molto piacevoli. Ma l’azione rivolta contro il povero Skizzetto è veramente ignobile ed ingiustificabile".
Alberto racconta così l'accaduto: "Domenica sera (14 agosto), non vedendolo rientrare, dopo le 23 abbiamo iniziato a temere che potesse essere successo qualcosa e la mattina seguente, quando lo abbiamo visto rientrare alle 5:30 con un dardo conficcato in un occhio, ne abbiamo avuto la conferma.
Siamo convinti che Skizzetto sia stato ferito domenica sera tra le 23 e la mezzanotte e si sia rifugiato terrorizzato nel cespuglio dietro casa, luogo che è stato il suo rifugio nei primi mesi dopo il trasloco, fino alle 5:30 di Ferragosto, quando ha ritrovato il coraggio di uscire per venire a casa in cerca di aiuto".
"Riteniamo che il responsabile di questo gesto debba rendersi conto del male che ha causato al gatto ed a noi, e che debba pagarne le conseguenze, così da evitare che possa ripetere lo stesso barbarico gesto contro altri animali indifesi. Siamo ora in attesa del referto del veterinario, in seguito al quale denunceremo l’accaduto alle forze dell’ordine", conclude Alberto.