Due cinghiali adulti con i loro cuccioli sono rinchiusi da quasi una settimana all'interno del Parco della Maggiolina, una situazione che arreca danno a tutti: a chi all'interno del parco ha la propria attività, costretta da giorni a restare chiusa; ai cittadini che non possono fruire dell'area verde, ma anche agli stessi animali, che non si trovano certo nel loro habitat naturale.
Sottolineano tutte le diverse sfaccettature della questione gli animalisti che da lunedì scorso presidiano il parco e che, soprattutto negli ultimi giorni, sono stati raggiunti anche da persone provenienti da diverse città del nord e centro Italia come Modena, Savona, Firenze. Lo si evince anche dagli striscioni sulla recinzione del parco, che si moltiplicano.
“Noi siamo i primi – ribadisce Arianna Bertano, referente LAV, che presidia il parco sin dalla mattina di lunedì – ad auspicare una veloce soluzione della vicenda. Pensiamo prima di tutto a chi gestisce l'attività all'interno del parco che sta accumulando giorni di chiusura e quindi mancati guadagni, e pensiamo ovviamente agli animali che certo lì dentro non stanno bene”.
“Per questo – spiega – abbiamo trovato diverse soluzioni e abbiamo inviato le nostre proposte alla Regione tramite pec, ma non abbiamo ancora avuto nessuna risposta. Siamo pronti a pagare il trasferimento e la sterilizzazione degli animali ed abbiamo trovato chi potrebbe prendersene cura, nel rispetto delle normative. Contrariamente a quello che spesso si crede o si vuole fare credere, noi non siamo favorevole al moltiplicarsi incontrollato di questi animali, perchè si avrebbero altri esemplari che sarebbero in difficoltà a reperire cibo e quindi a vivere. Questi cinghiali verrebbero sterilizzati e poi affidati a chi sa come prendersene cura. Noi le soluzioni le abbiamo, speriamo in una risposta della Regione. Molti cittadini incolpano noi di questo stallo, ma se la situazione è ferma è perchè la Regione non dà risposte”.
La decisione spetta infatti alla Regione, anche se venerdì mattina c'è stato, comunque, anche un incontro tra i rappresentanti della LAV ed il sindaco della Spezia, per metterlo al corrente di queste possibili soluzioni trovate.
Poi Arianna Bertano puntualizza, spiegando anche uno degli striscioni comparsi oggi sulla recinzione del parco: “Noi animalisti siamo da alcuni considerati i responsabili di questa situazione, della presenza dei cinghiali nelle città, non solo nella nostra, e del loro proliferare. Non è così. La LAV e le altre associazioni animaliste non si sono mai occupate di fauna selvatica, se non nei casi in cui ci arrivino segnalazioni di esemplari in difficoltà. A gestire i cinghiali sono sempre stati i cacciatori, non gli animalisti”.
Come detto, aumenta il numero delle persone in presidio all'esterno del parco, soprattutto in questi giorni di festa. La LAV ribadisce un invito fatto già da tempo: “Chiediamo di non gettare cibo all'interno della recinzione. Gli animali vengono nutriti da un incaricato del Comune”.
“Noi – chiosa la referente LAV – rimarremo qui finchè non avremo risposte e finchè non si arriverà ad una soluzione, che speriamo sia quella da noi proposta alla Regione”.