Il muro di cinque metri su cui si regge la strada che porta alla Fortezza di Sarzanello ha bisogno di interventi da almeno 30 anni. Al di sotto della salita i cittadini hanno paura di crolli che possono essere causati da fenomeni atmosferici, anno dopo anno sempre più intensi. In passato infatti, nel 2010, un tratto di strada è crollato a poche centinaia di metri dal monumento storico simbolo di Sarzana. Ma da quel giorno non sono stati effettuati lavori di messa in sicurezza negli ultimi tornanti che portano fino in cima alla collina, dove passano turisti e residenti.
Da qualche giorno sono iniziati i lavori di ristrutturazione che porteranno stabilità e sicurezza al muro pericolante e cancelleranno i ricordi di violenti temporali che hanno fatto cedere tratti di via alla Fortezza. Dal 2018 sono iniziati i monitoraggi alla struttura, reclamati e sollecitati dai cittadini.
Nel febbraio 2022, dopo che l’azienda messinese Fox Srl si è aggiudicata un bando ministeriale, è iniziato l’iter per dare il via ai lavori, presentati questa mattina. In totale i cantieri sono due e la cifra totale per svolgere i lavori ammonta a circa 700mila euro: 675 mila provenienti dal bando ministeriale e 33 mila messi a disposizione dal Comune di Sarzana.
“In questi quattro anni di amministrazione è stato fatto molto, ma ci sono ancora tante cose da fare - dichiara il sindaco di Sarzana Cristina Ponzanelli - è un cammino che deve andare avanti: ci siamo impegnati per cercare risorse con serietà perché vogliamo rimarginare le tante ferite del territorio”. L’assessore ai Lavori Pubblici Barbara Campi: “I lavori dureranno circa 200 giorni, nei quali si porteranno a termine entrambi i cantieri, quindi 34 metri di strada - e ancora - contiamo, però, di terminare entro la fine dell’anno”.
L’ingegnere Davide Ambrosini, direttore dei lavori, entra nel dettaglio dell’intervento: “Vogliamo sia rinforzare il muro di sotto, ad oggi pericolante, sia recuperare tutta la strada per mettere in sicurezza l’area”. E prosegue: “La tratta e il muro sottostante hanno lesioni molto vecchie e necessitano di interventi da almeno 30 anni: oggi iniziamo un lavoro dove imparte recuperiamo, dall’altra demoliamo e ricostruiamo con materiali tecnologie moderne”. Alla spiegazione di questa mattina era presente anche l'architetto Giovanni Mugnani.