Roberto Palomba, Funzione Pubblica Cgil, Mirko Talamone Fisascat Cisl e Massimo Bagaglia, Uil Fpl, intervengono sulla RSA Mazzini: “Dopo mesi di ritardo sull'esecuzione dei lavori (la struttura doveva riaprire ad Aprile) la sostituzione degli infissi non è stata ancora completata ed i bagni che sono stati rifatti dal Comune non sono sono idonei per i pazienti ospitati in struttura perché i box doccia hanno lo scalino e quindi rappresentano una barriera architettonica; i condizionatori sono rotti ed i pazienti del terzo piano oggi sono stati trasferiti alla Felicia.
Asl ed Alisa sono in forte ritardo sulle autorizzazioni per regolarizzare l’accreditamento sul primo e secondo piano e centro Alzheimer. Inoltre il centro disabili, che non necessita di interventi, non viene ancora aperto. Come Cgil, Cisl e Uil abbiamo chiesto al nuovo assessore Brogi di convocare il tavolo congiunto con Asl ed attendiamo preoccupati settembre che con la fine delle ferie potrebbe riportare il personale esubero in cassa integrazione.”
Concludono i sindacati: “Una struttura di fondamentale importanza, per una carenza di posti letto cronica in provincia, non è ancora pienamente utilizzabile. Si dia quindi una accelerata alla ultimazione dei lavori per i due piani che sono ancora chiusi ed il Comune, al quale spetta la manutenzione straordinaria, si adoperi subito per riparare l'impianto di condizionamento del terzo piano. La RSA Mazzini deve ritornare ad essere pienamente operativa al più presto”