Il virtual tour del sito UNESCO Porto Venere Cinque Terre e Isole (Palmaria, Tino e Tinetto) si arricchisce di nuovi, emozionanti contenuti. Il patrimonio culturale di un luogo non è rappresentato solo dai monumenti ma anche da tutte quelle tradizioni tramandate che rappresentano il tessuto connettivo delle comunità: espressioni orali, dialetti, pratiche sociali, giochi, riti e feste, conoscenza che riguardano la natura, l’artigianato, i mestieri tradizionali legati alla terra e al mare. Per rendere merito a questo complesso intreccio di valori materiali e immateriali dietro alla bellezza scenica del paesaggio Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal 1997, il tour digitale realizzato dall’Ufficio del Sito UNESCO, ha aggiunto nuove immagini aeree e fotosfere di altri complessi e manufatti difensivi, sistemi di approdi, insediamenti antichi, ancora presenti nel sito e nella sua buffer zone: dalle cave dismesse, all’ex Convento delle Clarisse di Levanto; dal Castello Doria di Porto Venere, al suggestivo borgo delle Grazie; dalla Chiesa di San Martino a Biassa, passando per gli insediamenti antichi di Codeglia e Carpena.
Dalla visione d’insieme fornita dalle immagini fotografiche a quella più intima dell’ascolto: il tour digitale ospita infatti una nuova sezione dedicata alle interviste rivolte ai depositari dei valori identitari custoditi nella comunità. Si scopre così che questo straordinario paesaggio culturale della Liguria orientale ha una storia antica legata al mare, di ispirazione alla produzione letteraria dello scrittore Alberto Cavanna; che a Monterosso si coltiva ancora la tradizione, tutta al femminile, del gioco delle noci come racconta Silvana Sassarini; che dietro al borgo da cartolina è forte la spiritualità e, il Convento dei Frati Cappuccini guidato da Padre Renato, è un luogo di riferimento per la comunità e un simbolo di una bellezza costruita con sacrifico; e ancora, il ruolo delle donne, l’attualità e le minacce ai mestieri del mare, nelle parole della pescatrice di Porto Venere Daniela Ghirri; infine il dialetto, la voce all’identità, un legame d’amore tra il bello e la cultura come racconta Giuliana Calvellini.
“Il vasto patrimonio immateriale di saperi e tradizioni è fondamentale per la comprensione e il mantenimento di quella diversità culturale che si alimenta nella ricchezza di conoscenze e competenze trasmesse di generazione in generazione. Ha sottolineato Nicoletta Portunato, responsabile dell’Ufficio del Sito UNESCO Porto Venere Cinque Terre e isole – Lo strumento digitale del Virtual tour è l’ideale per essere sempre arricchito di nuovi contenuti e per portare all’attenzione di un pubblico diversificato, tutta questo intreccio di valori naturali e culturali che abbiamo il dovere di mantenere in vita per le generazioni future.”
Il virtual tour, a cura dalla società Ikon S.r.L., disponibile anche in lingua inglese al link https://virtualtour.portovenerecinqueterreisole.com offre un’esperienza multimediale e dinamica del paesaggio, compreso tra le Cinque Terre e Portovenere, passando per la sua fascia di rispetto che copre una zona di 15.695 ettari (di cui 5.607,5 in terra e 10.087,5 in mare) con le municipalità di Beverino e Riccò del Golfo, porzioni di territorio dei Comuni della Spezia, Levanto e Pignone, della frazione delle Grazie di Porto Venere e ampie porzioni di mare: una che si estende dall’Area Marina Protetta delle Cinque Terre al Parco regionale naturale di Porto Venere ed un’altra rappresentata dalle acque intorno alle tre isole.
Il tour digitale cattura l’attenzione con suggestivi video aerei, centinaia di fotosfere, ai quali fanno eco numerosi approfondimenti ed è di facile consultazione grazie ad una mappa interattiva che consente all’utente di scegliere tra i diversi percorsi tematici e accedere al complesso di valori materiali e immateriali diffusi nel sito: ambienti naturali, terrazzamenti, sentieri, insediamenti archeologici, sistemi difensivi, emergenze monumentali e geologiche, testimonianze documentali e tanto altro ancora.