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Art Park PIN La Spezia: "Tutto si può dire, ma certo non che questo è solo un ristorante" In evidenza

La nota di Art Park - PIN La Spezia.

"Cogliamo l’occasione delle recenti dichiarazioni sulla ristrutturazione del Centro Allende-Pinetina per illustrare il progetto Pin", così in una nota Art Park – PIN La Spezia.
 
"E’ vero che il clima di campagna elettorale, rispetto alla quale rimaniamo totalmente neutrali, spinge alla semplificazione, ma evidentemente è anche necessario un nostro sforzo maggiore per la comunicazione del progetto nel suo complesso
 
I soci di PIN (Art Park srl) sono imprenditori privati e Artificio 23. Quest'ultimo produce eventi culturali da 20 anni, ha organizzato festival, produzioni teatrali, grandi eventi, cui hanno partecipato oltre due milioni di persone nel corso degli anni.

Art Park ha vinto il bando per la ristrutturazione e gestione dello spazio Allende-Pinetina. Tutti i soci hanno investito in questo progetto spinti dalla motivazione principale di realizzare qualcosa di importante e utile alla città sotto un profilo culturale e di aggregazione fra le generazioni.
 
Anche i critici più severi, nelle loro analisi, dovrebbero considerare che Art Park ha intrapreso quest'avventura finanziaria in piena pandemia, quando a molti sembrava una follia investire in intrattenimento e ospitalità, sobbarcandosi il rischio e l’onere di proporre eventi nelle stagioni 2020 e 2021, con tutte le imposizioni e limitazioni del caso,  e facendo, nonostante tutto, un lavoro egregio in questo senso.
 
PIN La Spezia ha iniziato il suo percorso nel 2020, con due stagioni estive di anteprima che hanno visto la riqualificazione strutturale e l’utilizzo degli spazi esterni del Centro Allende - la Pinetina.
 
Nelle stagioni 2020-2021, in piena pandemia, il PIN ha ospitato più di 100 eventi gratuiti: concerti, performance, incontri letterari, laboratori per bambini, matinée di musica classica con i ragazzi del Conservatorio della Spezia e giornate dedicate al mondo dei più piccoli con una ludoteca fatta di giochi artigianali. Tutti eventi realizzati nel pieno rispetto delle norme sanitarie all’epoca vigenti.
 
Abbiamo avviato con grande entusiasmo progetti di inclusione sociale con Fondazione AUT AUT, AGAPO ONLUS E LUNA BLU che ha portato al coinvolgimento di 15 ragazzi a vario titolo nello staff di PIN.
 
L’edizione estiva 2021 ha visto la nascita di MAPPIN’ - il Festival dei luoghi immaginari, un’edizione “zero” a cura di Artificio23 e Filippo Solibello di Rai Radio2.
Tre giorni per disegnare rotte e scoprire mondi fisici e fantastici attraverso il punto di vista di autori, musicisti, giornalisti, imprenditori, artisti, che ha visto coinvolti, tra gli altri Vinicio Capossela con una navigazione-racconto sulle acque del Golfo dei Poeti e un concerto nella pineta di PIN, Luca de Gennaro di radio Capital, Marco Ardemagni di Rai Radio2, Telmo Pievani, e altri.
 
Nell’aprile 2022, dopo 2 edizioni estive di anteprima e un cantiere che ha coinvolto circa 100 persone, anche l’edificio interno è stato completamente ristrutturato, permettendo di restituire alla Città una casa stabile per varie attività per 12 mesi l’anno.
 
La profonda ristrutturazione del corpo in muratura, che ha fatto rinascere un edificio completamente fuori norma e che versava in condizioni di abbandono in tutte le sue parti (ad esempio le fognature si riversavano direttamente in passeggiata Morin) è frutto di un investimento (superiore alle aspettative) dei soci, ma alla fine ha riportato l’edificio ad uno splendore mai avuto, benché mantenendo il progetto originale del 1949 dell’architetto Oliva, sempre sotto la vigile supervisione della Soprintendenza.
 
L’attuale ristrutturazione peraltro è perfettamente filologica, non solo nella organizzazione degli spazi ma anche nella funzione: l’edificio nacque per ospitare il Dancing La Pineta, che proponeva musica, ristorazione, ballo, intrattenimento, mentre l’attuale progetto prevede di aggiungere molte più funzioni sociali-culturali a quelle originarie.
Presto, ad esempio, sarà inaugurata la parte dell'edificio dedicata a spazio coworking per chiunque ne voglia fare uso.
 
La sala principale è stata progettata per ospitare eventi, concerti, incontri, performance di ogni tipo, integrate con il servizio di caffetteria e ristorazione.
Nel periodo invernale sarà utilizzata per laboratori, corsi, incontri e sarà fruibile dal mattino alla sera con wi-fi gratuito e possibilità di fermarsi a studiare o lavorare gratuitamente.
Lo spazio esterno verrà anche dedicato alle attività dei bambini, anziani, sala riunioni per meeting e piccoli corsi di formazione.
 
Tutte le attività gratuite per il pubblico (programmazione eventi, attività per bambini, programmazione ed eventi per anziani, progetti di integrazione, utilizzo servizi,  giochi gratuiti nell’area della Pineta, etc) sono autofinanziate dall’attività commerciale, che è solo una parte del tutto e che è necessaria al funzionamento quotidiano di tutto il resto.
In pratica tutta la programmazione non è costata un euro al comune.
 
Dalla riapertura del 15 aprile di quest’anno l’intera struttura ha ospitato in 30 giorni di apertura oltre 20 appuntamenti, tra musica dal vivo, incontri letterari e di poesia, serate dedicate alla musica jazz, laboratori per l’infanzia, appuntamenti per il sociale.

Tra i prossimi eventi in programma, giovedì 26 maggio alle 22 Oscar Giammarinaro (Statuto) presenta brani degli Statuto mai suonati dal vivo; domenica 29 maggio il laboratorio artistico per bambini ispirato all'artista milanese Enrico Baj; venerdì 2 giugno Marco Ursano presenta “Homo pandemicus” intervistato da Silvia Belli; mercoledì 1 giugno il concerto dei C.A.F.E’ (collettivo afrotropicale di fusione etnica), un gruppo multiculturale di musicisti da Brasile, Italia, Angola e Grecia per un viaggio nella musica afro tropicale.

Si può seguire settimanalmente il programma sui social di PIN (@pin_laspezia) e presto su un sito dedicato.
 
Molto è stato fatto e altro andrà fatto, ma ci stiamo lavorando, con passione.
 
Infine, dato per nulla secondario, l’attività commerciale, condivisa con numerosi commercianti del territorio che usufruiscono degli spazi di PIN, offre lavoro a circa 40 persone, molte delle quali con contratti full time.
 
Tutto si può dire, ma certo non che questo è solo un ristorante, né che gli impegni presi in termini di attività non siano stati rispettati.
 
Domandiamo quindi:
L’edificio e il suo stato di conservazione erano meglio prima?
Riportare un edificio storico nella zona più in vista della città al suo splendore è o non è una operazione culturale?
La quantità di eventi gratuiti nel centro Allende era più consistente prima della nascita di Pin?
Il livello occupazionale era più alto prima?
Il grado di attrattività della città era maggiore prima della nascita di PIN?
Il Pin non è uno spazio di aggregazione libero? Siete passati mai negli spazi della corte esterna nel fine settimana?
Il modello individuato che prevede massima libertà di programmazione dovuta all'autonomia finanziaria è un modello condivisibile?
 
Questo è l’obiettivo che ci siamo prefissati: rendere il PIN un luogo di aggregazione in autonomia finanziaria, dare lavoro, fare programmazione culturale e sociale per tutte le età e fasce sociali..
Crediamo di essere sulla buona strada, e in questo periodo storico ci sembra già un ottimo risultato, ma ci farà comunque piacere ricevere suggerimenti e supporto da chiunque voglia partecipare a rendere il PIN uno spazio ancora più coinvolgente".
 

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