Il 13 maggio del 1920, nel corso del raid Roma Tokyo organizzato da Gabriele D’Annunzio, nell’aerodromo di Bushire perde la vita il pilota arcolano Mario Gordesco.
Uno spirito avventuroso e intraprendente, divenuto negli anni uno degli assi dell’aviazione italiana, un vero e proprio pioniere del volo acrobatico e promotore dell’istituzione di una scuola per piloti da caccia, della quale diventerà comandante alla fine del mese di marzo del 1918 nell’aeroporto di Furbara (comune di Cerveteri). Nonostante la fama e il successo, non perde lo spirito generoso, allegro e incline allo scherzo e il legame con la sua terra natia. Durante una premiazione in Grecia, con l’originalità che lo aveva sempre contraddistinto disse: «Dovrei rispondere in francese ma Voi Signori capite l’italiano e quindi vi parlo come so: in arcolano.»
L’amministrazione comunale di Arcola quest’anno parteciperà alle celebrazioni per il centenario della morte, che avrebbero dovuto svolgersi due anni fa ma causa covid sono state rimandate, in collaborazione con il 17° stormo incursori dell’Aeronautica Militare di Furbara, il comune di Cerveteri e l’associazione Arma Aeronautica. Una rappresentanza del comune sarà presente a Furbara la mattina di venerdi 13 maggio, ospite del colonnello Andrea Esposito comandante dell’aeroporto «Mario Gordesco», per le celebrazioni a ricordo della figura dell’uomo e del pilota Gordesco. Il Sindaco deporrà una corona.
Nel pomeriggio verrà inaugurata nel comune di Cerveteri una mostra documentale con pannelli storici ed equipaggiamenti, dedicata al pilota e per l’occasione verrà distribuita ai presenti una brochure informativa con testi e foto a cura dell’Aeronautica militare.
Nel mese di luglio le celebrazioni si sposteranno ad Arcola, gli uffici stanno lavorando per l’allestimento di una mostra documentale all’interno della sala Pentagona nel centro storico di Arcola, per l’occasione il 17° stormo incursori di Roma, l’amministrazione comunale di Cerveteri e l’associazione Aeronautica ricambieranno la visita, con una sfilata e la posa di una corona nella cappella del cimitero di Arcola capoluogo dove è sepolto il pilota.