Le recenti misure di incentivi fiscali per interventi di recupero edilizio, specie relative a coloro che beneficiano di risorse finanziarie pubbliche dedicate al recupero od al restauro delle facciate esterne (bonus facciate) e, più in generale, sugli interventi di ristrutturazione edilizia (bonus ristrutturazioni), hanno comportato un’intensificazione dell’attività del settore, che ha imposto un necessario incremento delle verifiche.
Disposte dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri nell’ambito di una mirata campagna straordinaria di controlli e d’intesa con l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, anche alla Spezia sono già iniziate le ispezioni per verificare il rispetto degli adempimenti in materia di tutela della salute e della sicurezza, con particolare attenzione verso aziende neocostituite o riattivate a ridosso del periodo di vigenza dei bonus.
Militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri della Spezia e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro della Spezia hanno già proceduto ad ispezionare vari cantieri, riscontrando numerose irregolarità in due distinti casi.
Nel primo controllo, effettuato in zona Migliarina a due imprese edili impegnate nella ristrutturazione di un condominio, sono state riscontrate violazioni penali a carico dell’amministratore di una di esse per aver omesso, in ambito salute e sicurezza sul lavoro, le previste informazione e formazione dei dipendenti, nonché per aver omesso di verificare l’idoneità a specifiche mansioni a rischio di alcuni di essi. Nel medesimo contesto, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria un professionista locale che, in veste di coordinatore per la sicurezza, non aveva adempiuto a taluni obblighi riguardo al coordinamento delle attività e alla reciproca informazione tra i due datori di lavoro.
Per tale impresa è stata inoltre disposta la sospensione delle attività poiché è stata accertata la presenza della metà di lavoratori “in nero”, misura di gran lunga superiore al tetto del 10% (percentuale di lavoratori irregolari sopra la quale, ai sensi della vigente normativa, oltre alle sanzioni, viene applicata la sospensione).
Invece, nel corso del secondo controllo, nel quartiere di Bragarina, il titolare di una ditta edile, impegnata in una importante ristrutturazione, è stato deferito alla Procura della Repubblica per aver anch’egli omesso di verificare l’idoneità e le specifiche competenze di un dipendente addetto ad una particolare e delicata mansione e per aver omesso quindi di formarlo adeguatamente. Le attività dell’impresa, anche in questo caso, sono state sospese in quanto sono stati identificati lavoratori “in nero” in percentuale ben superiore al 10%. Nella circostanza sono state riscontrate anche violazioni amministrative riguardo l’obbligo del ‘green pass’ sul luogo di lavoro.
La vigilanza proseguirà per tutto il 2022 e particolare attenzione sarà rivolta alla delicatissima materia della formazione e dell’addestramento dei lavoratori, alle verifiche dei documenti di valutazione dei rischi e dei piani operativi per la sicurezza, alla mancata protezione dalle cadute dal vuoto, nonché all’installazione ed al corretto uso dei ponteggi. Il tutto finalizzato a contrastare la piaga degli infortuni sul lavoro.