La diocesi della Spezia - Sarzana - Brugnato si è unita venerdì sera con il Papa e con tutte le diocesi del mondo nel proclamare l’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, con particolare riferimento all’Ucraina e alla Russia. E’ stato il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, a dare lettura dell’atto di consacrazione nella cripta della cattedrale di Cristo Re alla Spezia.
La lettura è avvenuta prima della recita del “Gloria”, all’inizio della Messa vespertina della festa dell’Annunciazione di Maria che, come ha ricordato il vescovo, ricorda l’Incarnazione di Nostro Signore. Erano presenti il vicario generale monsignor Enrico Nuti e il parroco della cattedrale monsignor Pier Carlo Medinelli.
La cripta era affollata di fedeli. Analoghe celebrazioni si sono svolte nelle chiese di tutta la diocesi. Prosegue intanto la mobilitazione delle parrocchie e di numerose realtà associative, coordinate dalla Caritas, per la raccolta di aiuti da inviare alla frontiera tra Polonia ed Ucraina. Dopo il primo autotreno, inviato dalla ditta Laghezza nei giorni scorsi, un secondo, a cura di un’altra impresa di trasporti, partirà dalla Spezia giovedì prossimo 31 marzo diretto, come il precedente, alla cittadina di Widna Gora, che si trova appunto sul confine orientale polacco.
Per quanto riguarda invece i profughi, sono attualmente centoquaranta quelli che, dall’inizio del conflitto, sono arrivati in provincia della Spezia, ospiti per il momento di famiglie che hanno messo a disposizione stanze o appartamenti. Anche per queste iniziative di accoglienza, la prefettura ha affidato il coordinamento alla Caritas.
E proprio mercoledì scorso il direttore della Caritas don Luca Palei ha promosso e guidato, insieme ai suoi collaboratori, un incontro tra tutte le realtà istituzionali e associative della provincia, incontro che si è tenuto nel salone “San Francesco di Sales” di Tele Liguria Sud.
Al momento, non sono ancora segnalati arrivi consistenti di gruppi di profughi, nel qual caso scatterebbero le iniziative già predisposte dalla prefettura per attivare le strutture collettive di accoglienza. Don Palei ha comunicato che, sulla base delle indicazioni raccolte, ci sono ancora diversi appartamenti disponibili. Il direttore della Caritas, parlando con la stampa, ha voluto anche precisare che il consistente impegno legato all’emergenza provocata dalla guerra in Ucraina non sta facendo venir meno le consuete attività di intervento sociale della Caritas e delle strutture ad essa collegate.
Continuano anche altre attuività di accoglienza. Ad esempio, grazie alla disponibilità di un alloggio nel centro storico, è previsto per domani l’arrivo ad Ortonovo Alto di una coppia di coniugi siriani accolti dalla Comunità di Sant’Egidio nell’ambito dei cosiddetti “corridoi umanitari”.