”La crepa e la luce” è il titolo del libro autobiografico nel quale Gemma Limite, vedova del commissario Luigi Calabresi, assassinato a Milano nel 1972, racconta la sua storia.
Il libro sarà presentato sabato 26 marzo alla Spezia dall’autrice, in un incontro pubblico che si terrà alle 17 al cinema “Palmaria”, presso l’oratorio della parrocchia di Maria Ausiliatrice al Canaletto. Ad organizzarlo sono due importanti strutture diocesane: l’ufficio per l’Evangelizzazione e la catechesi, diretto da don Pietro Milazzo, e l’ufficio Educazione, scuola e università, diretto da don Tommaso Fasoli.
Il perché è presto detto, ed è in qualche modo richiamato dal sottotitolo del libro: “Sulla strada del perdono. La mia storia”. Alla luce della propria profonda esperienza di fede, infatti, Gemma Calabresi racconta nelle pagine del libro come sia col tempo pervenuta ad un atteggiamento di perdono nei confronti degli assassini del marito. Per il delitto, come è noto, dopo una lunga vicenda giudiziaria sono stati condannati alcuni importanti esponenti del movimento di Lotta continua, sia come esecutori sia come mandanti.
“Avrei voluto ucciderli - ha raccontato più volte la vedova del commissario - ma Dio ha fermato la mia vendetta, ed ho perdonato. E per loro ho sempre pregato”.