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Undici partner, pubblici e privati, per un progetto che intende prendersi cura dei bisogni delle persone fragili sul territorio. Cavagnaro: "Una rete importante soprattutto per i cittadini nella quale abbiamo investito in risorse economiche e umane".

 

Venerdì 18 febbraio è stata firmata, presso la sede dell'Asl5 (via Fazio, 30 – La Spezia) la convenzione del progetto sperimentale di Rete di Comunità "Qui Insieme" di cui ASL5 è capofila. Undici i partner firmatari e promotori delle attività dalla Rete: i Comuni di Spezia, Borghetto di Vara, Sarzana e Riccò del Golfo, le cooperative sociali Campo del Vescovo, Coopselios e Mondo Aperto, la Caritas, le Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) dei Medici di Medicina Generale, i comitati della Croce Rossa Italiana della Spezia e di Riccò del Golfo.

Il progetto è nato quando la Compagnia di San Paolo ha indetto un bando denominato "InTreCCi 2018 – casa, cura e comunità" per supportare iniziative innovative a sostegno della domiciliarità di persone fragili nei territori di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. ASL5 insieme a 8 degli attuali partner ha partecipato al bando e "Qui, Insieme – Rete di comunità" è risultato vincitore aggiudicandosi 120mila euro stanziati dalla Fondazione Carispezia della cui collaborazione si è avvalsa la Compagnia San Paolo.

La Rete "Qui Insieme" con modalità multidisciplinari e multiprofessionali, intende rispondere ai bisogni di persone e nuclei familiari fragili del territorio spezzino, attraverso interventi sanitari, sociosanitari e di inclusione sociale. L'obiettivo è quello di realizzare un modello culturale-organizzativo multidimensionale, differenziato, integrato e innovativo, capace in tempo reale di prendersi cura dei beneficiari e dei loro bisogni emergenti, valorizzando le risorse della comunità, così da poter fornire una risposta immediata alle segnalazioni che pervengono ai/dai Partner della Rete.

"Qui Insieme" si propone come un potenziamento della collaborazione inter-istituzionale attraverso: la gestione delle segnalazioni, la valutazione del bisogno, la progettazione e l'erogazione integrata degli interventi e dei servizi alla persona e al suo nucleo familiare, il monitoraggio delle attività e degli esiti degli interventi. All'interno della Rete, ciascun partner si impegna a segnalare, per quanto di sua competenza, le necessità delle persone incontrate/conosciute nel territorio e a mettere a disposizione le risorse disponibili, favorendo l'integrazione tra diverse figure professionali, allo scopo di superare la frammentazione degli interventi di assistenza ai beneficiari.

Il funzionamento della Rete si fonda sulla Cabina di Regia inter istituzionale: organo decisionale, espressione delle finalità dell'intervento del partenariato, e la Centrale Operativa Territoriale (C.O.T.), unità operativa per l'integrazione dei servizi offerti dai soggetti pubblici e privati aderenti alla Rete, con funzioni di coordinamento e integrazione delle attività e dei servizi al domicilio delle persone. La C.O.T. si articola in: un HUB che copre tutto il territorio di ASL5 e 3 Spoke presenti nei Distretti 17, 18 e 19 a cui, nel tempo, se ne aggiungeranno altri.

L'equipe dell'HUB raccoglierà e valuterà le segnalazioni provenienti dai partner e le smisterà alle COTSpoke, composte da equipe multidisciplinari del territorio di competenza. Le 3 COT-Spoke promuoveranno, faciliteranno e coordineranno gli interventi rivolti a tutta la popolazione cronico-fragile, con particolare attenzione agli anziani over 75 anni, disabili adolescenti, giovani ed adulti con genitori anziani, persone "invisibili" (senza dimora, poveri, separati in difficoltà, migranti) nuclei familiari/persone in difficoltà.

"Oggi è un giorno importante perché finalmente abbiamo messo la prima pietra di un progetto che intende potenziare l'assistenza domiciliare per i fragili, gli anziani, gli adolescenti, le famiglie, chiunque sia in difficoltà e abbia bisogno di una risposta rapida e soprattutto concreta – ha detto Maria Alessandra Massei, direttore sociosanitario di ASL5. - È già arrivata la piattaforma informatica che gestirà le chiamate che arriveranno alla C.O.T., potrebbe essere funzionante già entro fine marzo per attivare un primo percorso per le dimissioni complesse. Il prossimo passo è la formazione del personale. Presto saremo operativi e ci auguriamo che altre realtà presenti sul territorio decidano di entrare nella Rete".

"Un ringraziamento a tutti i partner che hanno deciso di affiancarci in questo progetto – ha detto Paolo Cavagnaro, direttore generale di ASL5. – Fare rete è la modalità fondamentale per raggiungere un obiettivo. "Qui Insieme" è importante non soltanto perché simbolo di una collaborazione virtuosa ma anche e soprattutto per i cittadini. ASL5 ci crede moltissimo: al di là dei finanziamenti arrivati dalla vincita del bando abbiamo investito dal nostro bilancio e in risorse umane".

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