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In Passeggiata Morin restaurato il monumento agli aviatori caduti In evidenza

di Giacomo Cavanna - Il monumento è stato restaurato anche grazie al contributo del Comune della Spezia.

 

Presso Passeggiata Morin è avvenuta la cerimonia di inaugurazione della stele agli aviatori caduti che ha subito negli ultimi mesi corposi lavori di restauro.

Le intemperie e la vicinanza al mare avevano infatti danneggiato la "scia" tricolore lasciata dagli aerei, così come il marmo e il basamento in cemento erano ormai visibilmente intaccati dal tempo.

Alla cerimonia hanno partecipato le più alte cariche cittadine tra cui il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini e il Vescovo della Diocesi S.E. Mons Paletti nonché una nutrita rappresentanza del Centro Logistico di Supporto Areale (CLSA) di Cadimare e dell'Istituto ONFA Umberto Maddalena con il proprio Comandante.

Il Presidente della Sezione dell'Associazione Arma Aeronautica della Spezia, Colonnello (R) Corrado Campani, ha ringraziato le persone ed i rappresentanti delle associazioni giunti per assistere alla cerimonia ricordando il profondo legame che La Spezia ha con l'Arma Azzurra.

Il Generale di Brigata (R) Sergio Cavanna, Presidente Regionale AAA, ha sottolineato: "I monumenti apparentemente sono freddi ma all'interno della stele vive il cuore di centinaia di uomini che vivono il loro ideale. I monumenti hanno quindi il compito di ricordarci il sacrificio di chi ha combattuto per una Italia che fosse una Repubblica Democratica".

Il Sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini, ha affermato: "Da qui parte oggi un messaggio rivolto alle nuove generazioni perchè un paese democratico ha bisogno di istituzioni serie e credibili. Dedicare la vita per il proprio paese non è una scelta di secondo piano ma è necessaria per avere un futuro migliore".

Il Generale di B.A. Giorgio Fineschi, in considerazione del fatto che la città della Spezia, pur essendo, storicamente parlando, la culla della Marineria Italiana, ha anch'essa un suo importante passato aeronautico come "Pioniera" dell’Aviazione Militare, ritenne doveroso, per l'Associazione Arma Aeronautica, di cui era Presidente, ideare , se non un monumento propriamente detto, una "Stele" a ricordo di quegli Aviatori della provincia della Spezia che persero la loro giovane vita per la Patria.

Parlò, di questa sua idea, con il Prof. Luigi Monti che la tradusse in un progetto architettonico il quale, pur non avendo grandi pretese, rispondesse al concetto che il Generale Fineschi si era proposto di raggiungere. Il progetto venne esaminato ed approvato dal Direttivo dell'Associazione Arma Aeronautica.

La somma necessaria alla costruzione dell’opera venne trovata quasi per intero, con non poca fatica, coinvolgendo la televisione locale, la radio, la stampa e la sua personale ricerca attraverso Enti, industrie, commercianti, amici, ecc. e la comprensione di coloro che erano chiamati a collaborare alla realizzazione dell’opera.

Il Prof. Monti, nel progetto, aveva previsto una Stele in marmo pregiato, con configurazioni aeronautiche.

Presi gli opportuni accordi con i dirigenti comunali, venne, in via preventiva, stabilita l'area sulla quale far sorgere la Stele e a tale scopo venne assegnata una zona all'interno dell'aiuola che separa Viale Italia dalla Passeggiata Morin, a circa 2OO metri dall'angolo della Capitaneria di Porto.

Dal basamento, si erge la Stele propriamente detta, in granito rosa di Baveno avente le dimensioni di m. 2,50 di altezza; m. 1,25 di larghezza e cm. 28 di spessore.

Il fronte anteriore della Stele presenta un'ala spezzata, simbolo del sacrificio, dalla quale si diparte una formazione di aerei Macchi M. B. 339 dai quali fuoriescono le caratteristiche scie tricolori, quest'ultime realizzate in mosaico.

Il retro della Stele è puramente simbolico, sulla lastra di granite é stato applicato un bassorilievo in bronzo, opera delle scultore Italo Bernardini. Il bassorilievo rappresenta una figura femminile protesa verso l'alto che invoca protezione per gli Aviatori, rappresentati da un'aquila librata nei cielo.

Nei due fronti del basamento e precisamente:
-nel fronte anteriore è posta, in lettere bronzee e su lastra di granito, la frase ”Agli Aviatori della Provincia di La Spezia Caduti per la Patria”;
-nel fronte posteriore, sempre su lastra di granito e sempre a lettere bronzee, è posta la frase terminale della Preghiera dell'Aviatore “...e sii con noi come noi siamo con Te, per sempre”.

L’Associazione Arma Aeronautica, costituita in Torino il 29 Febbraio 1952 ed eretta in ente morale con Decreto del Presidente della Repubblica del 13 Maggio 1955 – n. 575, ha sede in Roma. L’Associazione si articola in Organi centrali e territoriali.

Nel gennaio del 1955, un gruppo di aviatori capeggiati dall'animatore, Ten. Giuseppe Carli, organizzava il Comitato promotore della costituzione della Sezione Arma Aeronautica di La Spezia, che iniziava la propria regolare attività nel mese di maggio dello stesso anno.

In essa confluirono Ufficiali, Sottufficiali ed Avieri in congedo ed in servizio di tutti i ruoli, categorie e specializzazioni dell'Aeronautica Militare; fra di loro, oltre ad una "pattuglia" di vecchi pionieri combattenti della prima guerra mondiale, una folta schiera di reduci del secondo conflitto tra i quali molti partecipanti alla guerra di liberazione nonché i giovani delle prime leve del dopo guerra.
Le prime riunioni ebbero luogo in un locale di via Colombo, messo gentilmente a disposizione dal Cap. GRANDE; si passò, quindi, sempre in via Colombo, in altra sede provvisoria concessa dall'allora Sezione Staccata di Artiglieria.

Nel 1956 la Sezione si trasferiva definitivamente nella sede attuale di Viale Amendola 196 unitamente alle altre Associazioni d'Arma. ‘
Nel corso del1'Assemblea Generale dei Soci tenutasi il 2 marzo 1956, la Sezione veniva intestata alla memoria del Serg. Pilota Marcello DE SALVIA, M.O.V.M. , deceduto in combattimento nei cieli d'Albania il 4 marzo 1941.

Attualmente la Sezione ha mantenuto la sede in Viale Amendola 196 e annovera oltre 84 soci, numero che dovrebbero essere incrementato con una mirata e importante azione di proselitismo rivolta non solo al Personale della Forza Armata ma a tutti coloro che pur non avendo indossato la divisa dell’Arma Azzurra nutrono nei confronti della stessa un sentimento di ammirazione ed affetto.

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