Nonostante la misura cautelare del “divieto di avvicinamento alla persona offesa”, disposta dal G.I.P. del Tribunale di Massa, un 33enne, residente a Pontremoli, ha pensato bene di recarsi, nel corso della serata di ieri, a casa della mamma che nel corso del 2020 lo aveva denunciato per “stalking”, stanca di subire in continuazione comportamenti vessatori e violenti.
La donna, visibilmente impaurita, ha chiamato il “112” e così la Centrale Operativa ha inviato sul posto una pattuglia della Stazione di Pontremoli. Il soggetto, ancora sotto casa della madre, alla vista dei carabinieri ha tentato inutilmente di allontanarsi a piedi: dopo una decina di metri è stato bloccato ed accompagnato in caserma.
Gli “atti persecutori”, che sono molteplici, iniziano verso la fine del 2019 quando l’interessato, per questioni di carattere economico, assumeva un comportamento violento e vessatorio nei confronti della madre, provocandole un grave stato di paura ed ansia, tanto da costringerla a modificare il proprio stile di vita.
La donna, 73enne, a questo punto si è rivolta ai Carabinieri i quali, dopo aver svolto le indagini del caso, hanno informato la Procura della Repubblica di Massa che ha concordato pienamente con quanto accertato dai militari e ha chiesto ed ottenuto dal G.I.P. la citata misura cautelare.
Il 33enne, già gravato da altri precedenti penali, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello da cucina e di alcuni sassi, che con tutta probabilità voleva usare per spaventare ancora una volta la mamma, di un Crocifisso artigianale e del fil di ferro, il cui eventuale utilizzo è in fase di approfondimento. L’uomo non è nuovo a tali episodi, tanto è vero che era già sottoposto, oltre che alla misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa, anche alla misura del divieto di dimora nel comune di Pontremoli, quest’ultima comminata dal giudice a seguito di violazione delle precedenti prescrizioni imposte.
Per l’uomo è scattato l’arresto e l’accompagnamento coattivo al di fuori dal Comune di Pontremoli a seguito del quale è stato rimesso in libertà.
I Carabinieri raccomandano, ancora una volta, di denunciare ogni episodio di “stalking” e di non trascurare comportamenti che assumono contorni degenerativi a e che pertanto, a lungo andare, potrebbero aggravarsi notevolmente mettendo a rischio anche la sicurezza della stessa vittima. La tempestività dell’intervento è fondamentale per scongiurare ogni forma di violenza sia psicologica che fisica.