"Il recupero del patrimonio storico-monumentale costituito dalle mura e dai forti e l'idea di creare intorno al fascino di queste testimonianze del nostro passato un percorso culturale e naturalistico con cui mettere in risalto e far conoscere la bellezza delle nostre colline e richiamare l'interesse dei turisti, sono obiettivi per i quali mi sono sempre battuto sin dai primi anni del mio impegno in Consiglio Comunale, dove ho portato questi temi e queste proposte quando ancora nessuno, praticamente, ne parlava se non meritori gruppi di appassionati e studiosi.
Ho sempre pensato che fosse una cosa assurda e un vero peccato che le nostre mura storiche, contrariamente a quelle di altre città, non fossero tenute nella dovuta considerazione, e anzi apparissero in parte distrutte e per il resto dimenticate, ed ho sempre avuto chiara la convinzione che fosse un dovere per la nostra comunità liberare dall'incuria e dall'indifferenza questo nostro grande patrimonio e riportarlo nella vita della nostra città.
Questa idea finalmente è arrivata a concretizzarsi."
Così Giulio Guerri (capogruppo della lista civica "Per la Nostra Città con Giulio Guerri), che prosegue: "Il Parco delle Mura è anche la tangibile dimostrazione del fatto che un'amministrazione può concepire e consegnare alla collettività una grande opera senza inseguire artifici faraonici e senza deturpare la natura e l'identità dei luoghi, ma anzi salvaguardandole e promuovendole. È questa l'idea di opera pubblica di cui c'è bisogno nella vita quotidiana dei nostri territori."
"Adesso - conclude Guerri - sarà fondamentale assicurarsi che questo luogo venga curato e mantenuto nel tempo e che sia conosciuto, goduto e rispettato da tutti. Altrettanto fondamentale è ricordare che con quest'opera si aggiunge un nuovo percorso ad una rete di itinerari che esiste da sempre, costituita dal patrimonio delle scalinate e delle mulattiere: un patrimonio straordinario, che - per quanto in parte riscoperto in quest'ultimo periodo da molti spezzini - richiede di essere recuperato, salvaguardato e valorizzato (anche quando perché in in molte sue parti risulta compromesso da decenni di sfregi edilizi, lavori di scavo, frane, perdite d'acqua e situazioni di abbandono).
Uno dei prossimi passi da fare è sicuramente questo."