La Squadra Mobile della Questura della Spezia – diretta dal Commissario capo dr. Lorenzo Mulas – ha identificato gli autori di due aggressioni compiute con l’utilizzo di uno spray urticante, nel centro cittadino, nella notte tra sabato e domenica scorsi.
Verso le ore 01:30 circa di domenica 19 settembre, in Piazza del Bastione, un gruppo di giovanissimi si avvicinava agli operatori impegnati nel consueto servizio interforze di controllo straordinario del territorio del fine settimana, raccontando confusamente che poco prima era avvenuta una lite tra alcuni di loro, nel corso della quale era stato usato anche uno spray al peperoncino. Durante le concitate spiegazioni, uno dei ragazzi, in stato di alterazione psico-motoria, si dava improvvisamente alla fuga facendo perdere le proprie tracce.
Sulla scorta delle prime testimonianze acquisite, gli agenti della Squadra Mobile che erano già sul posto con il Commissario Capo dr Pescara di Diana, intraprendevano un’attività di indagine volta sia all’identificazione del fuggitivo, che alla completa ricostruzione dei fatti.
Veniva così appurato che, poco dopo la mezzanotte, un ragazzo marocchino aveva danneggiato uno scooter parcheggiato in Via Manzoni prendendolo a calci. Redarguito dal dipendente di un ristorante, il giovane reagiva nei suoi confronti, raggiungendolo al volto con il getto di uno spray urticante, dandosi poi a repentina fuga.
Circa un’ora dopo lo stesso ragazzo, in compagnia di un amico poco più grande, aggrediva senza motivo, utilizzando ancora una volta lo spray urticante, un gruppo di cinque ragazzi ventenni in transito tra Via del Prione e Via Sant’Agostino.
Mentre il ragazzo più giovane utilizzava lo spray, l’amico aggrediva le vittime colpendone alcune con calci e pugni, procurando loro lesioni di diversa natura successivamente refertate presso il pronto soccorso.
Complessivamente sono state sei le persone raggiunte dallo spray.
Sono però bastate poche ore agli investigatori della Squadra Mobile per identificare i due autori dell’aggressione: uno studente marocchino 17enne, regolarmente soggiornante (colui che era fuggito dopo aver avvicinato il personale in servizio di controllo del territorio) ed un 18enne italiano di origini dominicane, entrambi incensurati.
Sentiti vittime e testimoni, all’esito degli accertamenti, ricostruiti in maniera dettagliata i fatti e raccolti inequivocabili elementi di reità, lo studente marocchino veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Genova per lesioni aggravate dall’utilizzo dell’arma impropria e dai futili motivi, minaccia e danneggiamento aggravato, mentre l’amico italiano veniva deferito alla locale Procura della Repubblica per lesioni aggravate dai futili motivi e minaccia in concorso.
La posizione degli autori è al vaglio della Divisione Anticrimine per l’adozione delle misure di prevenzione del caso.