Proseguono, nell’ambito dell’intensa attività estiva, i controlli da parte del personale e dei mezzi della Guardia Costiera della Spezia all’interno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.
A supportare da remoto l’attività sul campo, il personale del Centro VTS che dalla sede di Largo Fiorillo monitora costantemente il traffico all’interno dell’area, per ragioni di sicurezza, ma anche per verificare il rispetto della normativa vigente posta a tutela dell’area.
A fronte dei numerosi controlli effettuati, il bilancio delle violazioni più gravi accertare dall’inizio dell’operazione “mare sicuro” fa registrare sette comunicazioni di notizia di reato inviate alla locale Autorità Giudiziaria per violazioni alla normativa riguardante gli accessi e transiti all’interno della zona “A” contestate nei confronti dei conduttori di natanti e imbarcazioni e nella zona “C” contestate nei confronti dei comandanti di navi da diporto.
In tali casi la navigazione all’interno di tali zone è punita con l’arresto fino a 6 mesi o con l’ammenda da 103,9 € a 12.911,42 € e qualora la condotta integri anche la violazione delle norme emanate dall’organismo di gestione anche la sanzione amministrativa da 25€ a 1032€.
Due inoltre le violazioni accertate riguardo al decreto Clini – Passera, che nel caso di specie vieta la navigazione, l’ancoraggio e la sosta di navi mercantili adibite a trasporto di merci e passeggeri superiori alle 500 tonnellate di stazza lorda nella fascia di mare che si estende per due miglia marine daI perimetro esterno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre.
In questo caso la navigazione in zone vietate è punita con la reclusione fino a due anni ed una multa fino a 516€.
L’attività di vigilanza, che proseguirà incessante, rientra nell’esercizio delle competenze della Guardia Costiera in materia di tutela dell’ambente marino. 36 al momento in totale gli illeciti contestati in via amministrativa, più della metà dovuti a inosservanza di disposizioni sulle attività di locazione e noleggio delle unità da diporto, transito in zone di tutela in assenza di segnalamenti e per una parte residuale inosservanza della disciplina della navigazione da diporto e ancoraggio. Le sanzioni in questo caso variano da un minimo di 25 € a 1032 €.
Resta alta pertanto l’attenzione all’interno dell’Area Marina Protetta delle Cinque Terre con verifiche anche delle velocità e delle attività ivi svolte, con particolare attenzione anche alle attività commerciali di locazione e noleggio, volte a “stanare” le irregolarità nel settore.
Con l’occasione la Guardia Costiera della Spezia rammenta che tali ultime attività commerciali, per essere svolte all’interno dell’Area Marina Protetta devono essere preventivamente autorizzate dall’Ente gestore e che gli accessi e la navigazione a motore non rientranti nel novero delle attività consentite costituiscono violazione alla normativa quadro di cui alla Legge 394/91 e che le pene sono raddoppiate in caso di recidiva.