104 moduli con oltre 1000 firme per dire NO al progetto sui pontili galleggianti, sono stati inviati al Sindaco di Lerici avv. Leonardo Paoletti, al Ministro della Cultura, Avv. Dario Franceschini, al Ministro della Transizione Ecologica Prof. Roberto Cingolani, al Presidente della Regione Liguria Dott. Giovanni Toti, al Presidente della Provincia della Spezia Dott. Pierluigi Peracchini, alla Sovrintendenza Architettura, Belle Arti e Paesaggio di Genova e Provincia della Spezia, all'Assessorato Ambiente, Tutela del Territorio ed Ecosistema Costiero della Regione Liguria, alla Capitaneria di Porto.
I promotori dell'iniziativa di raccolta firme (Giovanni Cortelezzi - Presidente Circolo di Legambiente Lerici, Elena Darosi - Comitato dei Cittadini contro il progetto dei pontili galleggianti, Bernardo Ratti - Presidente Società Marittima di Mutuo Soccorso Aps Lerici) e i cittadini firmatari la petizione chiedono di bloccare l'attuazione del piano dei "pontili galleggianti" nella Rada di Lerici: sia il progetto a oggi conosciuto, con le sue variazioni, sia eventuali nuovi e futuri progetti similari, per dimensioni e per impatti, all'attuale o ai precedenti che si sono visti in questi anni.
L'obiettivo prefissato era il raggiungimento di 1.000 firme e nonostante le note problematiche legate all'emergenza Covid-19 (zone arancioni, difficoltà a riunirsi, ecc.) è stato raggiunto rispettando tutte le misure di sicurezza. Le firme sono state raccolte fornendo informazioni dettagliate riguardo al progetto, spiegandolo, rispondendo a dubbi e considerazioni dei cittadini.
La massiccia adesione della cittadinanza, in un tempo così limitato, a questa iniziativa di raccolta firme è a dimostrazione che buona parte della cittadinanza è contraria a questa visione della Rada che andrebbe a modificare radicalmente e irreversibilmente Lerici e la sua baia per come è conosciuta, senza una visione complessiva, di sviluppo, sia per cittadini sia per i turisti. Inserire centinaia di metri di "pontili galleggianti" che andrebbero ad occupare metà della Rada, nella sua parte più preziosa e tipica, sotto al Borgo e al Castello medievale, è da evitare!
Le problematiche sarebbero molteplici:
- Impatto paesaggistico.
- Impatto ambientale e di qualità delle acque .
- Impatto sociale.
- Impatto sull' identità culturale.
- Problematiche legate alle condizioni meteomarine.
- Problematiche legate ai fondali e all' insabbiamento della rada.
- Problematiche relative all'aumento delle mareggiate dai quadranti meridionali e da 240°, per forza e quantità dovute ai cambiamenti climatici.
- Problematiche legate alla sicurezza.
- Problematiche e disagi per la cittadinanza, per gli ospiti e per gli operatori commerciali durante i tanti mesi di cantiere e di lavori, a terra e in mare.
Sono state effettuate verifiche con tecnici, uomini di mare, Comandanti ed esperti e si è verificato che il progetto è di difficile attuazione con un impatto negativo dal punto di vista paesaggistico dato che si andrebbe a cambiare irreversibilmente Lerici.
Per il bene che tutti vogliono al paese in modo incondizionato, si è quindi deciso di chiedere alle autorità sopracitate di fermare questa opera che sarebbe dirompente per Lerici.
I cittadini firmatari