Studiosi e professionisti provenienti da Italia, Austria, Francia, Portogallo e Tunisia sono attesi oggi sui moli e pontili della Passeggiata Morin per svolgere un’esercitazione pratica sul monitoraggio delle specie aliene marine.
Sono i partecipanti di una ‘summer school’ internazionale, organizzata dal Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia, che è iniziata il 28 giugno e si concluderà il prossimo venerdì 2 luglio.
La summer school rappresenta una delle prime iniziative internazionali che l’Università di Pavia realizza dopo lo stop forzato del Covid-19 e tratta l’argomento dell’introduzione di specie aliene marine nei porti, del quale il team pavese si occupa da qualche anno, con ricerche mirate proprio nel Golfo della Spezia.
Il grande interesse internazionale su questa tematica è dimostrato dal successo ottenuto da questa proposta formativa “made in Italy”: sono oltre 50 i ricercatori che si sono iscritti da ben 23 Paesi esteri, tra cui anche Ucraina, Indonesia, Vietnam, Costa d’Avorio, Brasile e Peru. Tra di loro studenti, ricercatori, liberi professionisti e dipendenti di Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente di alcune regioni Italiane, tutti interessati ad apprendere il metodo di monitoraggio delle specie aliene nei porti proposto dall’Università di Pavia, ma originariamente ideato dal Centro di Ricerche Ambientali statunitense ‘Smithsonian’ del Maryland, negli Stati Uniti.
Purtroppo per la maggior parte degli iscritti non è stato possibile partecipare in presenza, a causa delle difficoltà negli spostamenti dovute all’emergenza pandemica in atto: per essi, la scuola si svolge online in diretta streaming. Tuttavia, per diciotto partecipanti è stato possibile raggiungere Pavia e saranno loro a poter sperimentare in prima persona l’efficacia del metodo tra i moli e i pontili della Spezia
“Fondamentale è stata la collaborazione con l’Autorità del Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale e con Assonautica La Spezia – raccontano le organizzatrici Agnese Marchini e Jasmine Ferrario – che hanno concesso il permesso di installare pannelli sperimentali che utilizzeremo per la formazione dei partecipanti alla summer school. Ci teniamo anche a ringraziare alcuni diportisti spezzini che hanno ‘custodito’ con cura nei mesi scorsi i nostri pannelli presso il loro posto barca. Il loro supporto è per noi fondamentale”.
Terminata la summer school, non si concluderanno le attività del team pavese: le ricerche sulle specie aliene marine continueranno infatti a Fezzano, Le Grazie e nella baia di Santa Teresa di Lerici, dove è in atto una intensa collaborazione anche con il Centro di Ricerche sul mare ENEA.