Ancora pochi mesi, ovvero quelli estivi tradizionalmente deputati alle ferie del personale (ancor più in epoca Covid), poi tutti gli uffici spezzini torneranno ad osservare gli orari che facevano prima della pandemia. Riaprirà, pertanto, l'unico ancora chiuso, ovvero quello di San Venerio, mentre torneranno a pieno regime quelli, ancora a giorni alterni, di Viale San Bartolomeo, La Foce e Pitelli.
Lo annunciano Federico Sichel, Responsabile Relazioni Istituzionali Centrali e Locali Macro Area Nord Ovest di Poste Italiane e Stefania Figone, Responsabile Area Territoriale Nord Ovest, Gestione Operativa Filiale della Spezia, auditi questo pomeriggio dalla I Commissione Consiliare del Comune della Spezia.
Un confronto trasparente, chiaro ed aperto dopo mesi di petizioni ed appelli, come ad esempio quelli per la riapertura degli uffici postali del Canaletto o di Marola, e di difficoltà di comunicazione.
Una disponibilità al confronto che è stata data anche per il futuro, sia in termini di dialogo con l'amministrazione spezzina, che di formazione della popolazione sull'uso dei nuovi sistemi tecnologici, come applicazioni che permettono di prenotare il proprio turno allo sportello e quindi ridurre le code ed i tempi di attesa.
Tema primario al centro della Commissione odierna è stato, ovviamente, quello dei disagi che si sono verificati e si verificano ancora oggi, a seguito delle norme inerenti il distanziamento ed il numero massimo di persone che possono trovarsi all'interno degli uffici a causa della pandemia e le riduzioni di orario e le chiusure di alcuni uffici che ci sono state dopo febbraio 2020 e che in alcuni casi sono andate avanti sino a pochi mesi fa o si protraggono tuttora.
Chiusure, però, che erano già iniziate anche prima del Covid.
“6 anni fa – spiega Federico Sichel - con l'avvio del percorso di privatizzazione e quotazione in borsa, Poste Italiane aveva fatto un piano che prevedeva la chiusura, in tutta Italia, di circa 3500 uffici, la maggior parte dei quali nei piccoli comuni. Il nuovo management, che si è insediato 4 anni fa, ha cambiato rotta e ha preso l'impegno di fare utili e business, ovviamente, ma anche di non chiudere gli uffici nei piccoli comuni. E' stata proprio una mission che ci siamo dati. Non solo: è stato fatto, andando nella direzione di una maggiore presenza, un piano di installazione di ATM nei piccoli comuni in cui non sono presenti uffici postali”.
Rassicura Sichel: “Al momento non è prevista la chiusura di alcun ufficio postale alla Spezia”.
In merito ai disagi subiti dagli utenti nel perido della pandemia spiega: “Abbiamo spesso avuto personale ridotto perchè malato di Covid o in quarantena e sono aumentati notevolmente anche i permessi speciali. Abbiamo quindi avuto in molti casi non poche difficoltà a fornire i nostri servizi, che abbiamo però sempre mantenuto, anche se ridotti. Le code, poi, erano inevitabili a seguito delle regole che prevedono il distanziamento ed un numero massimo di persone che possono trovarsi all'interno dei locali. Ora stiamo cerando di andare oltre tutti questi disagi e rallentamenti, grazie al superamento, speriamo definitivo, dell'emergenza, per riprendere a pieno ritmo dopo l'estate. Da qui a settembre, infatti, ci saranno da smaltire le ferie del personale che, sempre a causa del Covid, si sono ulteriormente concentrate nel periodo estivo. Fino a settembre, pertanto, ci saranno le chiusure estive, come tutti gli anni, poi il servizio riprenderà a pieno regime, come era prima della pandemia”.
Ancora qualche mese di attesa, quindi, poi torneranno a pieno regime anche gli uffici postali della Foce, di Pitelli e di San Bartolomeo, attualmente ancora a giorni alterni, e riaprirà quello di San Venerio, che è l'unico ancora chiuso in provincia.
Ripristino sì, potenziamento no, chiarisce Sichel: “Fino a febbraio 2020 avevamo un determinato livello di servizio, da settembre torneremo a quello. Ci sarà pertanto il potenziamento rispetto alla situazione attuale, non un potenziamento rispetto agli orari di allora”.
Soddisfazione è stata espressa dall'amministrazione comunale, rappresentata in Commissione dall'Assessore Lorenzo Brogi, che non ha nascosto le difficoltà avute nei mesi scorsi per trovare un dialogo con Poste Italiane ed ha auspicato che, nel futuro, si prosegua nella direzione del confronto, come è stato nel corso di questa audizione: "Ritengo molto interessante la volontà di instaurare un canale di comunicazione e di collaborazione ancora più forte e strutturato e anche la proposta di collaborazione per fare conoscere le possibiità offerte dalle applicazioni e dalle nuove tecnologie, agli anziani e non solo. Ci avviciniamo all'estate e ricordiamo le code che abbiamo visto un anno fa, sotto il sole, fuori dagli uffici. Dovevamo forse partire prima, ma ancora qualcosa si può fare per una campagna di comunicazione che esorti all'uso delle applicazioni per la prenotazione del proprio turno e riduca così al minimo le code".