Alcuni comportamenti, riscontrati anche lungo i sentieri, inducono l’associazione Mangia Trekking ad un richiamo. Il coronavirus divide le persone e distacca le famiglie. Tanta parte dell’economia, soprattutto quella connessa con la ristorazione ed il Turismo, è in sensibile sofferenza. Anche le relazioni sociali tra le persone sono diminuite. Un eccessivo uso di tecnologie ed un errato rapporto con medicinali ed alimenti, conducono tante persone verso la pigrizia e l’indolenza.
Così l’associazione Mangia Trekking, nel rispetto del distanziamento, e delle norme di tutela della salute, in collaborazione con gli Enti Parco del mare, ( Cinque Terre e Porto Venere ) delle valli (Montemarcello Magra Vara), delle Montagne ( Appennino tosco Emiliano e Alpi Apuane ) e alcuni Comuni di Toscana, Liguria ed Emilia, propone quale antidoto, le attività sportive di alpinismo lento di gruppo negli ambienti naturali.
Vivere quanto più possibile all’aria aperta, a contatto della natura, incontrando amici e socializzando. Salutare ( come è sempre avvenuto prima del Covid – 19 ) e non girarsi dall’altra parte ( benché muniti di mascherina ), quando si incontrano persone lungo i sentieri. Contribuire ad incrementare la vita delle antiche vie nel verde.
Sono attività che tra l’altro, come si evince dai dati di mercato, stanno sostenendo fattivamente le aziende e gli esercizi commerciali dei settori dell’alpinismo, dell’escursionismo e dell’outdoor in genere.