"Purtroppo i primi ricorsi al Tar presentati dal Comune di Santo Stefano Magra e di Arcola, con l'appoggio morale del nostro comitato e non solo, sono stati dichiarati inammissibili", così in una nota il Comitato Vivere Bene La Macchia.
"Questo fatto pur rappresentando una sconfitta non ci demoralizza particolarmente perché rileviamo dati che ci fanno ben sperare per il futuro. Innanzitutto siamo lieti di constatare che i giudici del TAR hanno ammesso la complessità della controversia e di conseguenza non sono state addebitate le spese processuali ai Comuni. Ma il dato più positivo che esce dalle sentenze riguarda i vizi sollevati sulla procedura rimasti praticamente intatti se non addirittura rafforzati".
"Per quel che riguarda il ricorso contro la delibera di convocazione dell'Inchiesta Pubblica, l'inammissibilità del ricorso é dovuta al fatto che secondo i giudici questa delibera non era impugnabile in quanto non concludeva del tutto il procedimento di autorizzazione, ma il TAR non è entrato nel merito dell' impugnazione, ovvero che quella delibera affermava che il sito di Saliceti era previsto nella vigente pianificazione, cosa che riteniamo non corrisponda al vero, rinviando questo aspetto al ricorso, ancora da discutere, contro le conclusioni della conferenza dei servizi che in questo caso anticipano il contenuto del Provvedimento di Autorizzazione Unico Regionale, non ancora rilasciato dalla Regione. Quindi i vizi restano riutilizzabili".
"La sentenza dell'altro ricorso invece, che di base riguarda le modalità con cui venne approvato nel 2018 il Piano Provinciale dei Rifiuti in cui si parlava solo del sito di Boscalino, va a rafforzare la tesi degli avvocati del comune in quanto ribadisce che la Provincia fece bene ad approvare il Piano che prevedeva Boscalino perché: "non è stato espresso alcun parere contrario, ma solamente evidenziate talune criticità che richiedevano un approfondimento istruttorio. La Provincia si è conformata a tale indicazione e, all'esito della rinnovata istruttoria, ha ritenuto che potessero ritenersi risolte le problematiche segnalate".
"Tutto questo ci fa capire che se da una parte le prime sentenze rappresentano una sconfitta, dall'altra possono comunque diventare un opportunità perché le argomentazioni sollevate, nel merito, sono tutt' ora valide e sottoponibili al futuro giudizio del TAR Liguria".
"La battaglia legale é ancora aperta e mandiamo tutto il nostro sostegno ai Comuni che la stanno coraggiosamente portando avanti insieme ai legali che li rappresentano".