Si sta sollevando indignazione e ramarico, intorno all'epilogo della triste vicenda accaduta alla Spezia, che vede protagonista un presunto aggressore sessuale: non solo il danno subito dalla donna aggredita, ma la beffa di vedere l'uomo tornare liberamente in Egitto senza prima aver chiarito la sua posizione.
I fatti ricostruiti fino a qui: alla fine di marzo una ragazza viene molestata sessualmente in città; iniziano così le indagini dei carabinieri che individuano il possibile responsabile in un militare egiziano che, secondo quanto si apprende, fa parte della delegazione che deve ricevere in consegna una fregata da parte dell'Italia.
Il militare, che in un primo momento si sarebbe resto collaborativo assicurando di rimanere a disposizione delle autorità, è invece ripartito: venerdì scorso, infatti, i carabinieri si sono presentati nell'albergo dove si trovano i militari egiziani per notificare un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, ma non lo hanno trovato.
In merito, il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini dichiara quanto segue: "Nell'esprimere solidarietà e vicinanza alla signora molestata in Galleria Goito, ritengo doveroso fare un appello al Governo e in particolare al Ministero degli Esteri. È del tutto inaccettabile, infatti, l'epilogo di questo increscioso episodio con la fuga del sospettato egiziano al Cairo, marinaio imbarcato nella fregata "Berness". Il rispetto delle donne e della giustizia italiana vengono prima di tutto: in quanto Sindaco della Città della Spezia, oltraggiata da questo gravissimo episodio ai danni di una nostra concittadina, chiedo al Governo e al Ministero degli Esteri di intervenire quanto prima affinché il sospettato venga rintracciato e condotto in Italia per assicurare il normale corso della giustizia.
Vorrei inoltre ringraziare il comando dei Carabinieri della Spezia che si è immediatamente occupato del caso, e proprio perché non si offenda il lavoro delle nostre Forze dell'Ordine, della Giustizia italiana e si dia un messaggio chiaro a tutti, paesi esteri compresi, che sul rispetto delle donne non ci può essere deroga alcuna in Italia e in Europa, mi auguro che il Governo interloquisca fattivamente con l'Egitto per fare luce su questa deprecabile vicenda."
Indignazione anche da parte di Manuela Gagliardi, che commenta: "Quanto accaduto alla Spezia è di una gravità inaudita. L'ufficiale egiziano che ha tentato una violenza sessuale su una donna deve essere immediatamente rintracciato e processato per il grave comportamento tenuto"
Prosegue nella nota la deputata di Cambiamo!: "Alla vittima va tutta la mia solidarietà. Chiedo al ministro degli Esteri che vi sia l'immediata convocazione dell'ambasciatore egiziano in Italia per avere da subito le garanzie che l'ufficiale venga consegnato alla giustizia italiana. Se in Egitto agli abusi sessuali non danno molto peso, come riportano anche le cronache dei giornali, è giusto che almeno, per quello che ha commesso un Italia dove i diritti delle donne sono tutelati, l'ufficiale venga punito".