Tre persone sono state denunciate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Spezia ritenute responsabili, a vario titolo, dei fatti che si sono consumati nel pomeriggio dello scorso 31 marzo nella centralissima Via Roma.
La vicenda, come già noto, richiamò l’intervento dei Carabinieri allertati da alcuni cittadini che segnalavano al N.U.E. 112 un’accesa lite tra donne, culminata con l’esplosione di colpi di arma da fuco.
Sin da subito i militari intervenuti, percependo la potenziale gravità dell’episodio, provvedevano all’immediato controllo dell’appartamento dell’utilizzatore dell’arma da fuoco, ottenendo da questi la pistola che è risultata esser una perfetta replica dell’arma in uso alle Forze di Polizia, una Beretta mod. 92, di libera vendita, ed idonea solo ad esplodere colpi “a salve”, con la finalità di emettere rumore e non arrecare danno o lesioni.
A seguito delle ulteriori indagini sviluppate dai militari è emerso che, poco prima, nel cortile interno del condominio che affaccia su via Brin, due donne, avevano iniziato a litigare e quindi ad offendersi e minacciarsi a vicenda.
I Carabinieri hanno ricostruito la sequenza degli eventi poi degenerati in un fuggi-fuggi caotico e precipitoso a seguito dell’esplosione dei “colpi a salve” da parte dell’uomo.
La calca di persone si sarebbe creata in quanto una residente avrebbe redarguito una donna dominicana che indebitamente si era introdotta nella sua area condominiale. Invito non recepito anzi è stato il momento in cui sono volati i primi insulti ed offese. A quel punto, la condomina, dal primo piano dello stabile ha lanciato, d’istinto, verso la donna un paio di fioriere, di cui una vuota, come reazione alle offese che stava ricevendo.
Tale gesto costringeva la donna dominicana ad allontanarsi dalla corte condominiale ma richiamava la solidarietà dei suoi connazionali presenti in quel momento all’interno della piazza che “in massa” si riversavano verso la condomina nel frattempo scesa al piano terra.
E’ stato in questo momento che il marito convivente della donna, dopo averla raggiunta e quindi allontanata dalla folla, è salito all’interno del suo appartamento da dove ha pensato bene di risolvere la vicenda esplodendo alcuni colpi con la sua “finta” pistola.
Ovviamente tale sconsiderato gesto, percepito da tutti come una concreta minaccia, anche perché la pistola esposta dall’uomo dalla sua finestra è apparsa, da lontano, come un’arma vera e propria che ha generato panico e precipitose fughe, allarmando i soggetti presenti nella piazza e gli stessi militari nel frattempo immediatamente sopraggiunti.
La vicenda è al vaglio della locale Autorità Giudiziaria, atteso che la condomina è stata denunciata per lancio pericoloso di cose e minaccia aggravata, mentre la donna di origine dominicana per minacce come, infine, l’uomo di origine tunisine che è stato ritenuto responsabile della violazione della normativa relativa al possesso delle armi e dei reati di minaccia aggravata derivante dall’uso improprio della sua “arma da fuoco”, e di disturbo della quiete pubblica, rischiando sino ad un anno di reclusione oltre che le eventuali sanzioni previste dalla valutazione della fattispecie contravvenzionale di Procurato Allarme.
L’episodio portato immediatamente all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria attraverso l’indagine dei Carabinieri si inserisce, contestualmente, nei continui controlli che nel quartiere Umbertino vengono effettuati nell’arco della giornata e che ha portato, qualche giorno dopo alla vicenda, ad un arresto di un giovane Gambiano, di 30 anni, mentre vendeva sostanza stupefacente del tipo Hashish; dopo il suo arresto, è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.