Una storia centrata su Cristoforo Colombo e la sua più che storica impresa, senza però narrarne il viaggio e neppure la gran scoperta stessa, né i medesimi preparativi. Anzi il grande genovese quasi non si vede. Possibile?
E’ riuscito a scriverla Andrea Catalani, 62nne autore spezzino, il quale con “Il Commissionario – Salvate Cristoforo Colombo" (edito da Il Filo di Arianna della Spezia) torna a pubblicare a distanza di tanti anni. Lo fa con questo racconto che immagina, dietro le quinte della preparazione dell’epocale impresa, retroscena impensabili.
"Con tutto il tempo che la pandemia ci ha costretto in casa – riferisce Catalani – mi è stato possibile riprendere in mano questa passione che è lo scrivere al di là del mio lavoro da giornalista. Questo tipo di scrittura vuol dire ragionare su fatti, cimentarsi con idee, sviluppare storie".
Tale pratica sembra però aver portato a una costruzione narrativa che appare persino bizzarra: con una Repubblica di Genova tesa a “neutralizzare” un compatriota com’era il grande navigatore...
"Probabilmente – Andrea afferma - Colombo, al di là del fatto che chiuse gli occhi a Valladolid, morì spagnolo malgrado tutti i guai. Ma al di là di ciò, diciamo pure che mi sono un po’ sbizzarrito a elucubrare sul fatto che dal suo storico viaggio trassero alla lunga ricchezza e importanza porti come Vigo e Bilbao, Lisbona e Anversa. Questo a scapito di vari porti mediterranei compreso quello di Genova e il discorso valse anche per le corrispondenti nazioni".
Da qui appunto questo racconto, ambientato fra le tresche d’un paio di nostre Repubbliche marinare e non solo loro, per fermare prima che parta quel grandioso navigatore che stava per fare la fortuna di Spagna e Portogallo. Inghilterra e qualcun altro ancora.
"Chiave narrativa – dice il nostro - nel contesto è il personaggio principale, il “Commissionario”, com’è soprannominato il super-agente speciale che è un patriota tutto d’un pezzo e pertanto non riuscirà a condividere. Poi la loro parte la fanno pure Beatriz, la graziosa e romantica consorte dell’ammiraglio, più alcuni altri personaggi nel bene e/o nel male alquanto significativi ancorché immaginati; perché siamo decisamente nell’immaginario".
Manca solo Cristoforo?
"No, un paio di volte fa capolino, comunque ne esce in sostanza come un idealista volto anzitutto alla sua missione".