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"Dov'è finito il cantiere per le rampe sulla A12?"

La nota dei Comitati viabilità “No rampe A15” di Albiano Magra e “Due fiumi” della piana Ceparana: "Serve un piano viabilistico per l'intero comprensorio".

"I Comitati viabilità No rampe A15 di Albiano Magra e Due fiumi della piana Ceparana si sono dati appuntamento a Ceparana per verificare lo stato dell’arte del cantiere per la costruzione delle rampe sull’ A12, che , sulla base del cronoprogramma indicato dal commissario straordinario ing. Soccodato nella riunione del 13 Febbraio doveva essere in corso di allestimento in questi giorni", così ci scrivono in una nota i due comitati.

"Purtroppo i rappresentanti dei due comitati hanno dovuto constatare la completa assenza di lavori in corso anche solo per allestire il cantiere dell’opera, divenuta parte fondamentale e integrante dei lavori per la ricostruzione del ponte di Albiano al fine di garantire risposte indispensabili per un comprensorio in cui gravitano 40.000 cittadini e 960 aziende. Infatti nel corso dell’incontro del 13 Febbraio era stato stabilito che entro la fine Maggio 2021 le rampe sull’ A12 avrebbero potuto essere fruibili in modo tale che all’inizio della prossima estate Aulla, la piana di Ceparana, con i Comuni di Bolano, Follo, Calice al Cornoviglio, Podenzana e Vezzano, e Santo Stefano avrebbero potuto avere un nuovo collegamento automobilistico rapido con un costo, indicato dal commissario Soccodato in 4, 5 milioni di euro".

"I comitati sottolineano che eventuali altri ritardi non possono essere più tollerati anche a fronte del pericolo palesato più volte da Confindustria e Confartigianato che se, a breve, non venisse soddisfatta la necessità di intervenire sulla precaria viabilità della piana di Ceparana molte aziende che hanno difficoltà ad essere raggiunte potrebbero chiudere definitivamente le attività o delocalizzare le loro sedi. Infatti è davvero insostenibile che un comprensorio strategico per la presenza di così numerose aziende, sia costretto ad utilizzare strade obsolete ed inadatte ad un volume di traffico di oltre 30.000 mezzi di cui il 20% costituito da mezzi pesanti (autoarticolati, autobus e similari) che rendono la viabilità complicata anche per i pendolari, che devono essere liberati al più presto dalla morsa del traffico”.

"Per i due comitati occorre quindi “cogliere l’occasione per predisporre un piano viabilistico per l’intero comprensorio che sia in grado di rispondere, nel breve periodo, alle esigenze più volte evidenziate e per le opere in corso di progettazione esecutiva deve essere colta l’occasione offerta dagli strumenti legislativi previsti dal Decreto Semplificazioni individuando da subito un commissario straordinario di estrazione tecnica in grado di predisporre le soluzioni necessarie a ridefinire, in un futuro prossimo, la viabilità dell’intero comprensorio costituito dai comuni di Aulla, Podenzana, Bolano, Santo Stefano, Arcola e Sarzana".

"Nell’immediato i due Comitati predisporranno un monitoraggio periodico dello stato dell’arte dei due cantieri (ponte di Albiano e rampe A12 ) e solleciteranno una riunione dei sindaci del comprensorio interessato per costituire un osservatorio permanente al fine di assicurare alla cittadinanza modi giusti, costi giusti e tempi giusti per le opere di interesse, così come auspicato dal governatore Toti e dal Presidente del Consiglio Draghi".

”In sintesi - concludono i rappresentanti dei due Comitato - per noi è essenziale sapere se alle opere citate è stato dato un input tale da accelerarne concretamente i tempi di esecuzione: abbiamo un solo obbiettivo prioritario che è quello di arrivare alla definitiva risoluzione di questa emergenza comune nel minor tempo possibile. Le aziende, i cittadini, i lavoratori della bassa Val di Vara e della Lunigiana non possono più attendere".

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