Intorno alle 2 di notte odierne, giungeva al 112 NUE una richiesta di intervento per una segnalata lite in famiglia in un condominio del Favaro.
Vista la delicatezza dell’intervento, la Centrale Operativa della Questura richiedeva anche l’ausilio di personale del NORM Carabinieri e, una volta giunti sul posto, gli operatori prendevano subito contatti con gli occupanti dell’abitazione.
Alla vista delle forze di polizia, l’uomo, un cittadino tunisino di 31 anni irregolarmente soggiornante e con a carico diversi precedenti in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, versava in evidente stato di agitazione e non si dimostrava per nulla collaborativo.
Una volta all’interno dell’abitazione, mentre venivano rivolte le prime cure alla donna che mostrava evidenti segni di percosse, l’attenzione di alcuni operatori ricadeva su di un involucro in cellophane azzurro che sporgeva dalla parte superiore del boiler. Veniva quindi richiesto all’uomo di mostrare il contenuto del sacchetto, all’interno del quale veniva rinvenuta della sostanza stupefacente. Si dava quindi inizio ad una perquisizione che portava al rinvenimento di 60 dosi di polvere bianca già confezionata e di un secondo involucro contente altra polvere bianca ancora da confezionare, per un totale di circa 37 grammi.
Venivano altresì rinvenuti e sequestrati 4 telefoni cellulari e svariate sim card, un bilancino di precisione e vario materiale da confezionamento e da taglio per la sostanza stupefacente.
Accompagnata la donna al pronto soccorso dal personale sanitario intervenuto per le cure del caso, lo straniero veniva condotto presso gli uffici della Questura ove i test eseguiti presso il Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica stabilivano che la sostanza stupefacente rinvenuta e sequestrata era del tipo cocaina.
L’uomo veniva pertanto tratto in arresto per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nella mattinata odierna, il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo la custodia cautelare in carcere.