Ieri, venerdì 12 febbraio, abbiamo tenuto in piazza Verdi un'assemblea pubblica, volta a coinvolgere gli studenti e le studentesse nel dibattito scolastico che ha interessato l'Italia nelle ultime settimane.
Sono state affrontate diverse questioni, già discusse e portate in piazza frequentemente nei mesi scorsi, riguardanti la situazione precaria e mal gestita delle scuole; il diritto allo studio, i metodi didattici e la sicurezza non hanno visto alcun miglioramento dall'inizio della pandemia, gli sforzi che il Ministero avrebbe dovuto compiere nei confronti delle studentesse e degli studenti non sono stati sufficienti per risanare l'ambiente scolastico e garantire un contesto di apprendimento adeguato. In piazza siamo stati affiancati, oltre che da studenti delle scuole superiori, da Spezia Dinamika, organizzazione universitaria locale, e dalla CGIL.
Dagli interventi dei partecipanti, provenienti da ambienti scolastici spesso differenti, sono emerse problematiche comuni, tra le più frequenti abbiamo registrato la mancanza di spazi, insufficienti per conciliarsi con le norme di sicurezza dettate dallo Stato, l'inefficacia dei metodi didattici adottati fino ad ora, impossibili da mantenere come soluzione permanente, e la scarsa organizzazione del sistema di trasporti insieme al generale disinteresse per la salute e sicurezza di studenti e docenti.
Alla luce di quanto detto, ribadiamo l'impellente necessità di un rinnovamento della didattica, sia dal punto di vista educativo che valutativo, coinvolgendo maggiormente coloro che terranno le redini del nostro Paese, abbassando il tasso di dispersione scolastica e rendendoci partecipi e artefici del nostro futuro.
Vista la recente svolta nel sistema governativo e il conseguente rinnovamento del Ministero, ci auguriamo che il neonominato ministro Bianchi possa attribuire alla scuola il giusto peso, restituendole il ruolo che merita.
Unione degli Studenti La Spezia, il Sindacato Studentesco