Il singolare episodio ha inizio il 2 gennaio quando un uomo denuncia presso un Comando Stazione Carabinieri in provincia di Varese il patito furto del proprio computer portatile.
L’evento si sarebbe consumato sul volo Parigi-Milano Malpensa a fine dicembre 2020. Il denunciante, sceso dall’aereo, si accorge di non aver più il suo portatile e realizza così di esser stato vittima di un furto, consumato nella cabina del velivolo e, con ogni probabilità, commesso da uno dei restanti viaggiatori.
Non gli resta che sporgere denuncia.
Fornisce ai militari un particolare importante: il portatile è dotato di programma con localizzatore gps in grado di indicare con buona precisione il luogo ove il dispositivo si trovi se lasciato acceso. Immediati accertamenti consentivano alla vittima e quindi ai Carabinieri della provincia di Varese di localizzarlo alla Spezia, nella zona collinare limitrofa al noto castello San Giorgio.
I Carabinieri dalla Lombardia richiedevano la collaborazione dei colleghi della Stazione Carabinieri della Spezia Mazzetta i quali, in poco più di quarantotto ore, dopo aver ottenuto la lista passeggeri del volo indicato dal denunciante e dopo aver effettuato uno screening di tutti i gli appartamenti di quella zona, individuavano il condominio da dove era partito il segnale.
Sono stati gli schiamazzi provenienti dall’interno di un appartamento che hanno solleticato la curiosità dei militari. Suonato il citofono ed aperta la porta, i militari hanno notato un gruppo di persone: gli occupanti, tutti visibilmente stranieri, si trovano all’interno di un’abitazione in uso ad un noto calciatore professionista di una squadra di calcio di serie A il quale si era offerto di ospitarli, nonostante non fossero suoi conviventi.
L’identificazione di tutti gli ospiti e la comparazione con i nominativi presenti sulla lista delle persone imbarcate sul volo proveniente da Parigi hanno permesso ai militari di avviare, d’intesa con la locale Autorità Giudiziaria, un’immediata attività che consentiva di recuperare il computer portatile.
Proprio uno degli ospiti, alla richiesta dei militari, consegnava spontaneamente il dispositivo elettronico. Il giovane, ventiseienne, M.K., domiciliato in Francia, originario del Congo dovrà rispondere del reato di ricettazione, mentre il portatile verrà restituito al legittimo proprietario.
Nei confronti del noto giocatore, del tutto estraneo ai fatti, e dei suoi ospiti, sono stati avviati, nel contempo, i dovuti accertamenti finalizzati alla verifica del rispetto delle normative anti-covid che incombono sui viaggiatori provenienti da paesi esteri e che giungono nel nostro Paese.