Con riferimento alla notizia di presunti “rifiuti radioattivi” presso il TMB (trattamento meccanico biologico) di Saliceti, Recos/Gruppo Iren ritiene utile fare chiarezza e tranquillizzare i cittadini del territorio.
Nello specifico, i casi di radioattività segnalati fanno riferimento alla presenza nei rifiuti urbani di indumenti di persone sottoposte a cure, presumibilmente chemioterapiche, presso il proprio domicilio.
Ne consegue l’assenza di pericolosità di tali materiali – prodotti all’interno delle abitazioni domestiche – per i quali non è prevista o suggerita dalle autorità sanitarie una raccolta differenziata specifica, ma che vengono conferiti all’impianto dal circuito della raccolta dei rifiuti urbani.
Tutto ciò premesso, e sottolineato inoltre che presso l’impianto in oggetto non si verifica alcun processo di combustione che possa in qualche modo interferire con la radioattività il Gruppo Iren precisa che:
- Presso l’impianto TMB di Saliceti entrano solo rifiuti urbani e ad essi assimilati, non rifiuti ospedalieri;
- Tutti i rifiuti che vengono introdotti nell’impianto sono sottoposti ai controlli amministrativi e tecnici previsti dalla normativa vigente e per ogni ingresso si ha traccia del trasportatore, della tipologia del rifiuto, del suo peso e della provenienza;
- Presso il sito non è presente un portale per il controllo della radioattività in quanto tale elemento non è previsto dall’autorizzazione e neppure dalle norme tecniche di settore per queste tipologie di impianto e di rifiuti trattati poiché tali rifiuti vengono successivamente inviati in altri impianti (c.d. impianti riceventi) che sono dotati di portali per il controllo della radioattività come previsto dalla normativa vigente. Detti portali sono estremamente sensibili e rilevano ogni variazione rispetto al valore di fondo naturale.
Il Gruppo Iren stigmatizza invece con forza la strumentalizzazione relativa all’accostamento, inopportuno e inadeguato, tra il ritrovamento di alcuni indumenti personali domestici presso il TMB (peraltro con esigue tracce di radioattività) con l’iter autorizzativo del biodigestore di Saliceti. Tale impianto sarà infatti destinato a trattare la frazione organica e il verde che derivano da specifiche raccolte differenziate e sui cui flussi sono previsti i controlli tecnici e amministrativi previsti dalle norme vigenti e dalle regole di buona tecnica.
RECOS (Gruppo IREN)