"Un post del giurista ambientale Marco Grondacci, presente di persona alla seduta della Conferenza dei servizi in qualità di consulente del Comune di Santo Stefano, che assieme a Vezzano è una delle voci coerentemente contrarie all’impianto, ha chiarito quanto è accaduto nelle “segrete stanze” della Regione precluse anche via streaming a cittadini, comitati e giornalisti.
Non c’è stato alcun “sì”, tanto meno definitivo, al biodigestore. Si è solo conclusa l’istruttoria sulla compatibilità ambientale del progetto (la VIA, Valutazione di Impatto Ambientale). La compatibilità ambientale è parte del procedimento che dovrà portare a decidere l’autorizzazione finale, che compete alla giunta Toti, ma non è esaustiva.
Per ora in Conferenza dei servizi i vari enti tecnici e i settori della Regione si sono pronunciati oralmente. Ora dovranno formulare per iscritto i loro pareri. C’è poi il tema delicatissimo della non conformità urbanistica del progetto al PUC di Vezzano. Il vice direttore generale Ambiente della Regione, Cecilia Brescianini, non paga di aver negato la parola al sindaco Paola Sisti, ha affermato che la questione urbanistica non costituirebbe oggetto della Conferenza.
Per Il sindaco Paola Sisti i giochi non sono ancora chiusi e ha depositato una nota in Regione nella quale conferma la sua contrarietà al progetto, chiedendo l’avvio di una VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) e presentando una ampia relazione tecnica sul rischio esondabilità dell’area interessata alla realizzazione del digestore. Chi sa poi perché tra i partecipanti c’è il rappresentante del settore urbanistico della Regione, invitato espressamente dall’ufficio VIA.
Noi confidiamo che, se le osservazioni sulla non conformità urbanistica presentate dal Comune di Vezzano per i pesanti riflessi sull’ambiente, non vengano recepite dalla Regione, il Sindaco Bertoni sollevi la questione presso il Consiglio dei Ministri.
A proposito di governo restiamo in attesa di ricevere risposte alle istanze presentate circa un mese fa al ministro dell’Ambiente Sergio Costa e al viceministro Roberto Morassut. Invitiamo i dirigenti della Regione ad avere un atteggiamento più cauto e più neutro nell’interpretare le norme, ma invitiamo anche ad attendere che vengano formulati per iscritto i pareri degli enti prima di esprimersi.
Noi stessi attendiamo di leggere i pareri dei vari enti, per capire su quali dati di fatto sono fondati, anche perché fino a quando la Conferenza non è conclusa, si possono ancora fare integrazioni. E continueremo a farle, anche a dispetto di chi vorrebbe ridurci al silenzio, perché in questa battaglia si sta giocando il futuro del nostro territorio asservito alla Città metropolitana dalle scelte neocolonialiste della giunta Toti. Attendiamo che la politica locale, regionale e nazionale, che ha potere decisionale, faccia concretamente la sua parte come promesso prima del voto".
Comitato No Biodigestore Saliceti, Comitato Sarzana che Botta!, Comitato Acqua Bene Comune, Italia Nostra, Cittadinanzattiva e Legambiente
(foto di repertorio)