I lavoratori OSS dipendenti di Coopservice che, per effetto di uno sconveniente quanto dispendioso appalto ormai ventennale, prestano la loro attività in ASL 5, DEVONO avere garantiti internalizzazione e mantenimento del posto di lavoro all’interno dell’Azienda Sanitaria: tale DEVE essere il giusto riconoscimento dell’impegno professionale dimostrato in questi lunghi anni e, non ultimo, per il prezioso contributo apportato durante l’ancora attuale emergenza Covid-19, nonostante, in quanto evidentemente figli di un dio minore, non siano tutelati appieno nello svolgimento della loro attività rispetto ai rischi di contagio.
Confsal e Fials Servizi, fin dall’inizio della vertenza occupazionale, si sono battute per la salvaguardia del posto di lavoro di detti operatori bussando insistentemente, ad ampio spettro, a tutte le porte istituzionali, politiche e sindacali, avanzando proposte concrete e risolutive spesso sottovalutate, non considerate o denigrate da gran parte degli interlocutori, alcuni dei quali, per effetto dell’altalenante unità sindacale, quando conveniente, scopriamo oggi averle fatte loro propagandandosi pionieri di varchi aperti e percorsi già tracciati.
La costituzione di una Società in House a capitale pubblico, che permetta la stabilizzazione di circa 250 lavoratori spezzini, tra OSS e ausiliari, e la reinternalizzazione di servizi essenziali per la sanità locale, DEVE necessariamente rappresentare il miglior ultimo atto del teatrino politico e istituzionale che ci ha intrattenuti per quasi due anni: gli attori attuali, ma anche quelli futuri frutto dell’imminente tornata elettorale, hanno l’obbligo morale e istituzionale di portare positivamente a termine questo lungo percorso in modo da restituire dignità ai lavoratori, serenità e sicurezza economica alle famiglie, servizi di qualità all’utenza ed oculatezza nella gestione ed impiego del denaro pubblico.
Al fianco dei lavoratori e dei cittadini Confsal e Fials Servizi sostengono inoltre che, ad ognuno per il proprio livello di responsabilità, dovrà essere chiesto conto dello sperpero di denaro perpetrato per quasi 20 anni, pratica questa che continua indisturbata, come dimostra anche la recente spesa di ASL 5 di 93 mila euro per attività extracontrattuali prestate da Coopservice per i soli due mesi di Maggio e Giugno 2020.
E’ ferma intenzione delle scriventi organizzazioni continuare, nel modo più incisivo possibile, la lotta in difesa dei posti di lavoro anche a garanzia di servizi di qualità al cittadino senza sprechi di risorse economiche e professionali.
NON LASCEREMO NULLA DI INTENTATO
La Segreteria
Luciana Tartarelli
Alessandro Podestà