"È proprio di qualche ora fa la notizia che chiuderà almeno fino al prossimo 12 settembre il centro trasfusionale di Sarzana cui fa capo tutta la rete dei donatori della zona.
Nel momento in cui all’interno della struttura ospedaliera spezzina sarebbe già dovuta avvenire l’assunzione del personale infermieristico depauperato ora al massimo a causa anche delle perdite fisiologiche di pensionamenti, infortuni, dimissioni, trasferimenti, la direzione strategica dell'Asl5 Spezzino comunica invece la chiusura del centro trasfusionale di Sarzana per mancanza di personale nel distretto territoriale 17-18-19- GSTA.
Dal 7 settembre prossimo, tutti i donatori di Sarzana sono stati invitati a recarsi al centro trasfusionale della Spezia e, con ordini di servizio, parte del personale infermieristico verrà spostato per dare una mano su quella che al momento “la direzione Asl5 ritiene la vera emergenza del momento” e il rimanente personale dovrà affrontare e gestire il doppio del lavoro.
Nursind dunque si chiede se tale scelta, sia dettata dal fatto che le scorte di sangue al momento non servono, visto che tutte le attività di elezione della sala operatoria sono bloccate, cosa che peraltro non collima con la recente inaugurazione di due nuove sale operatorie, di cui, ci piace ricordare, una rimane comunque inagibile e l’altra non sostenibile perché anche il blocco operatorio paga lo scotto della carenza di organico.
Nursind crede che la chiusura del centro trasfusionale di Sarzana sia un provvedimento importante che influisce negativamente sugli operatori ma soprattutto sul cittadino e sul paziente. Occorreva pensare prima a come organizzarsi sapendo lo stato emergenziale in cui verte questa azienda. Nursind La Spezia lancia un appello alla politica regionale attuale, a quella locale e quella futura, per protestare contro il ridimensionamento di queste prestazioni.
Ci amareggia considerare come la direzione sanitaria spezzina avvii sempre provvedimenti solo negativi e mai propensi all’incremento dell’offerta alla comunità e utilizzi il personale esaurendolo già ora alla vigilia di una nuova ondata di Covid-19.
La problematica della mancanza di personale era una condizione prevedibile pertanto sarebbe stato opportuno, anziché scegliere la strada più breve della riduzione delle prestazioni, intraprendere quella della programmazione prevedendo per tempo le assunzioni per non bloccare un servizio indifferibile perché salvavita, ovvero assicurare il diritto alla salute di un’intera comunità.
Appare urgente e necessario che i vertici aziendali del sistema sanitario regionale e provinciale provvedano ad assumere in tempi celeri gli infermieri, per garantire servizi volti ad implementare l’offerta sanitarie e non a ridimensionarle o, peggio, a chiuderle.
La sospensione di tutte le donazioni è stata decisa fino al 12 settembre ma non è affatto escluso che sarà prolungata nel momento in cui ce ne sarà bisogno, anche perché come al solito, le direttive qui arrivano e cambiano giorno per giorno.
Chiediamo quindi un immediato ripristino del centro trasfusionale, con il reintegro del personale infermieristico nelle unità operative di appartenenza, e chiediamo che non si pretenda nuovamente, come pochi giorni fa è stato fatto con i pazienti oncologici, che i donatori facciano dei chilometri per donare, quando esiste una struttura perfettamente funzionante, poiché è una mancanza di rispetto verso chi regala la vita e che non si può accettare".
Il segretario territoriale di Nursind La Spezia Assunta Chiocca