La scorsa notte sotto i portici di piazza Europa, un 32enne di Levanto, in città per trascorrere la serata con amici, stava prelevando un pacchetto di sigarette da un distributore automatico quando è stato avvicinato ed accerchiato da tre giovani stranieri, uno dei quali gli ha chiesto insistentemente del denaro, sino a giungere a minacce vere e proprie, perchè, a suo dire, gli occorreva il denaro per il biglietto del treno per raggiungere Roma.
Al rifiuto del giovane lo straniero ha iniziato con violenza a spintonarlo. Aiutato dagli altri due, sino a farlo cadere a terra. Ripresosi dall’aggressione, il giovane italiano si è accorto che gli era stato sottratto il telefono cellulare ma a nulla sono valse le richieste di restituzione fatte ai tre aggressori.
La scena non è passata inosservata ad un carabiniere di stanza in provincia di Sassari che, libero dal servizio ed occasionalmente in vacanza in città, è intervenuto per sedare la lite riuscendo, sulla base delle prime dichiarazioni fornite da alcuni amici del malcapitato, a trattenere uno degli aggressori e chiamare rinforzi.
La centrale operativa della caserma di via gen. Dalla chiesa ha inviato immediatamente in piazza Europa due pattuglie della sezione radiomobile della compagnia della Spezia per dar manforte al collega intervenuto da solo e per le ricerche degli altri due stranieri che, nel frattempo, sono riusciti ad allontanarsi.
Entrambi sono stati individuati dai militari nei pressi delle scalinate che conducono alla sovrastante cattedrale e immediatamente
fermati.
I due stranieri hanno negato di avere con sè il cellulare rapinato e neppure le perquisizioni personali, alle quali sono sottoposti, hanno consentito di rinvenirlo.
Grazie al prezioso contributo fornito da un residente, che affacciato alla finestra della sua abitazione ha assistito a tutte le fasi della rapina vedendo perfettamente dove gli stranieri avevano abilmente occultato il telefono all'arrivo dei carabinieri, i militari hanno recuperato l'oggetto, un samsung Galaxy a30s, restituito subito al malcapitato.
Tutti gli attori della vicenda sono stati accompagnati in caserma: sia il giovane aggredito, che non ha inteso ricorrere alle cure mediche, sia i suoi amici hanno rilasciato dichiarazioni attraverso le quali è stato possibile ricostruire con precisione la vicenda e le relative responsabilità di natura penale del terzetto di aggressori.
I tre giovani stranieri, di origini marocchine, rispettivamente due di anni 20 ed uno di anni 18, due residenti in provincia di Terni ed uno in quella di Reggio Calabria, ritenuti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso, sono stati arrestati e si trovano tutti reclusi nella casa circondariale della Spezia a disposizione dell’autorità giudiziaria.