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Lavoratori Iren in presidio, i sindacati: "No a livellamento dei diritti verso il basso" In evidenza

Si è svolto questa mattina, 8 giugno, il presidio dei lavoratori sotto la sede di via Picco. 

Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec in presidio di fronte alla sede di via Picco dopo aver annunciato nei giorni scorsi l'interruzione della trattativa sindacale con Iren: alla base dello scontro buoni pasto e premi di risultato.

Riuniti in via Picco, i rappresentanti spezzini di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno definito incomprensibile il comportamento della delegazione aziendale di Iren a fronte delle loro richieste unitarie.

"Il presidio ha lo scopo di riaffermare i diritti dei lavoratori, che non possono essere livellati verso il basso- ha spiegato Ilaria Delcaldo Femca Cisl- l'atteggiamento che l'azienda ha assunto in questo momento è solo la punta dell'iceberg, il sintomo di un modo di fare che temiamo possa irrigidirsi e peggiorare".

presidio iren 3

Ha spiegato Stefano Bettalli Filctem Cgil: "L’azienda continua giornalmente ad erogare servizi essenziali mantenendo attiva la fatturazione, nel frattempo il consiglio di amministrazione aumenta le retribuzioni dei propri consiglieri e contestualmente si incrementano i dividendi delle azioni, ma decurta il premio di risultato dei lavoratori. I lavoratori hanno dato il massimo nei momenti più critici dell'emergenza, assumendosi molti rischi e noi ci siamo sempre impegnati per trovare un equilibrio tra l'erogazione del servizio e la sicurezza dei lavoratori. Ci aspettavamo un gesto, anche simbolico, che dimostrasse l'apprezzamento per i sacrifici dei lavoratori, invece non è successo nulla".

Poi la questione cruciale dei buoni pasto, letta dai sindacati come 'livellamento dei diritti verso il basso': "La delegazione aziendale di Iren con l’appoggio dell’amministratore delegato elimina di fatto i buoni pasto ai lavoratori posti in smart working dai provvedimenti del governo, lavoratori che hanno continuato a fornire la propria opera da casa, non per propria scelta ma per obblighi di sicurezza emanati dal governo e dal presidente del consiglio dei ministri. Tale decisione colpisce le fasce più deboli", così da allineare i lavoratori delle città dove non erano previsti i buoni pasto per la presenza di mense aziendali e quelli, come alla Spezia, dove esiste il buono pasto.

"Oggi siamo qui per rivendicare il nostro ruolo all'interno dell'azienda- ha aggiunto Salvatore Balestrino, per Uiltec Uil- gli oltre 700 lavoratori che rappresentiamo meritano il rispetto dei propri diritti, considerato anche che l'azienda sta bene e fa profitto".

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