Domenica 31 maggio 2020, nel primo pomeriggio, un uomo travisato e armato di un coltello di oltre 30 cm rapinava il gestore di un mini market nel quartiere della Chiappa.
Sul posto interveniva immediatamente la Volante e, vista la specificità del delitto, prendeva in carico il caso la Squadra Mobile, che avviava le indagini, acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le dichiarazioni di alcuni testimoni.
La ricostruzione dei fatti acclarava che, dopo essere entrato nell’esercizio commerciale con la scusa di voler acquistare alcune birre, un giovane sud americano travisato da mascherina antibatterica, foulard rosso, occhiali scuri e berretto tipo baseball, estraeva un coltello di grosse dimensioni che puntava al petto del gestore del market. Contestualmente, apriva la cassa, asportando cinquanta euro, dandosi poi a precipitosa fuga.
Dall’esame minuzioso dei fotogrammi si riuscivano ad individuare alcune immagini del rapinatore mentre si allontanava dal mini market, permettendo di acquisire ulteriori elementi di riscontro che portavano le attenzioni degli investigatori su un ventiduenne dominicano già visto in centro. L’uomo, incensurato, era stato identificato dagli agenti della Squadra Mobile, insieme ad altri cittadini stranieri, proprio nel corso di un controllo effettuato lo stesso giorno nei giardini pubblici di via Mazzini.
Veniva quindi eseguita una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del giovane, che permetteva di rinvenire tutto il materiale utilizzato nella rapina: un particolare coltello appuntito, di colore cangiante, lungo 33 centimetri; il foulard rosso e gli altri capi di abbigliamento indossati durante l’azione delittuosa.
A caso ormai risolto, davanti all’evidenza dei fatti, il ventiduenne incensurato raccontava agli agenti della Squadra Mobile di essere disoccupato e di aver consumato la rapina per procurarsi una somma di denaro, che aveva richiesto invano alla madre, per acquistare un regalo per festeggiare l’anniversario di fidanzamento.
Gli investigatori hanno deferito in stato di libertà il giovane sud americano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale della Spezia per il reato di rapina, aggravata dall’impiego di un coltello di genere proibito, per il gestore del Bangladesh un grande spavento e una lesione superficiale al petto.