L’ultimo furto ai danni di una rinomata ditta del lapideo è costato caro ad un pregiudicato 40enne originario del Marocco, che dopo aver girato a vuoto per i capannoni rimediando un magro bottino, ha rubato dal piazzale un veicolo aziendale e poi incredibilmente lo ha riportato indietro.
Per colpa di quel curioso “ripensamento” che è ancora tutto da capire, il ladro è stato scoperto da una pattuglia dei Carabinieri che lo ha preso con le mani nel sacco.
Ad arrestarlo sono stati i Carabinieri della Stazione di Fossola (Carrara), che giovedì notte, mentre stavano pattugliando le zone della città più esposte al rischio furti, hanno riconosciuto un pregiudicato 40enne originario del Marocco, che stava armeggiando vicino il cancello di una ditta che opera nel settore lapideo.
Visibilmente colto di sorpresa dall’arrivo della pattuglia, lo straniero è andato in agitazione e ha cercato maldestramente di disfarsi di una catena e di un cacciavite che non lasciavano intendere nulla di buono. Di conseguenza i Carabinieri che lo conoscevano per essere un habituè dei furti di ogni tipo, con un curriculum criminale di tutto rispetto, hanno voluto vederci chiaro e hanno cominciato ad ispezionare attentamente il cancello della ditta.
A quel punto è emerso chiaramente che il magrebino, prima di essere “pizzicato” dai militari dell’Arma, era riuscito a manomettere la catena del cancello e poi con un cacciavite si era introdotto nei locali della ditta alla ricerca di qualcosa da rubare, rimediando solo una bottiglia di spumante che ha trovato dentro un frigorifero.
Concluso il sopralluogo, per i Carabinieri la vicenda sembrava finita lì, ma prima di portare il ladruncolo in caserma, i militari dell’Arma hanno deciso di dare un’occhiata ai filmati della videosorveglianza per ricostruire tutte le fasi del furto.
Alla fine le immagini hanno rivelato un inaspettato colpo di scena: l’occhio delle telecamere ha ripreso l’extracomunitario che dopo aver girovagato in lungo e in largo all’interno della ditta, si è messo alla guida di un’autovettura aziendale lasciata parcheggiata nel piazzale con le chiavi inserite e poi è comodamente uscito dallo stesso cancello da dove era entrato.
Tuttavia non si è trattato di un “classico” furto d’auto: infatti dopo circa mezz’ora il ladro è tornato indietro e come se nulla fosse ha parcheggiato l’auto esattamente nello stesso punto dove l’aveva presa, preoccupandosi anche di richiudere il cancello con la catena che lui stesso aveva manomesso precedentemente. L’arrivo dei Carabinieri, però, non gli ha consentito di portato a termine il suo piano.
Il 40enne, messo davanti al fatto compiuto, ha negato tutto ed è rimasto in silenzio anche quando i Carabinieri lo hanno perquisito e gli hanno trovato addosso due telefoni cellulari che poi sono risultati rubati, insieme a pochi spiccioli che aveva preso dal portaoggetti dell’autovettura aziendale, inoltre aveva con sé anche una dose di cocaina. L’uomo non ha voluto nemmeno spiegare dov’era andato con l’auto rubata, né le ragioni che lo avevano spinto a riportarla indietro, anche se i Carabinieri sono rimasti convinti che l’abbia utilizzata per fare qualche altro “danno” in giro.
Come se non bastasse, i militari dell’Arma hanno scoperto anche il “covo” dove lo straniero, non avendo una fissa dimora, si era rifugiato negli ultimi tempi: non è stato facile individuarlo in quanto si trattava di un alloggio interamente arredato ma disabitato da alcuni mesi, che si trova in zona Stadio a Carrara. La proprietaria dello stabile, convocata per una verifica dello stato dei luoghi, nel prendere atto delle evidenti tracce di bivacco lasciate dall’extracomunitario in tutte le stanze dell’abitazione, ha denunciato anche la “sparizione” di tre televisori e di una scultura bronzea che non ha più trovato al suo posto.
L’uomo è stato quindi arrestato in flagranza di reato per il furto all’interno della ditta di marmi, inoltre è stato anche denunciato per occupazione abusiva di immobile. Della vicenda è stato subito informato il pmAlessandra Conforti, che ha disposto di trattenere il 40enne in camera di sicurezza. Venerdì mattina, in Tribunale a Massa, il giudice Dario Berrino dopo la convalida dell’arresto ha disposto il carcere, riconoscendo la spiccata indole trasgressiva e la totale assenza di freni inibitori del magrebino, che anche in udienza non ha fornito una versione dei fatti credibile.
Nel frattempo, i Carabinieri di Fossola hanno già aperto un nuovo fascicolo d’indagine su di lui, per scoprire se possono esserci delle relazioni con altri furti dello stesso genere avvenuti negli ultimi giorni in città.