La Guardia di Finanza con 56 agenti, 18 autovetture e un elicottero sta perquisendo 10 imprenditori, professionisti e dipendenti di società italiane e inglesi, indagati per associazione a delinquere e autoriciclaggio internazionale dalla Procura di Livorno.
Una serie di blitz è in corso proprio a Livorno, poi a Firenze, Pisa, Cecina (Livorno), Follonica (Grosseto) e nel salernitano, con sviluppi su imprese di diritto anglosassone.
Due indagati sono stati arrestati, altrettanti sono stati sottoposti ai domiciliari, mentre sei sono a piede libero. L'organizzazione operava in Toscana e in altre 8 regioni italiane, da Alessandria fino anche a Sarzana, da Pavia a Venezia, da Carpi (MO) ad Assisi (PG), fino a Pozzuoli nel napoletano e Altamura nel barese nonché a Londra.
I criminali, che trasferivano soldi "sporchi" in una banca degli Emirati Arabi Uniti, hanno danneggiato 53 loro vittime tra piccoli imprenditori e cittadini onesti alla ricerca di liquidità, interessandosi in modo illecito a beni e valori per 150 milioni di euro. Sequestrati al capo dell'organizzazione una villa milionaria a Livorno e 4 auto da 60 mila euro l'una.