Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sarzana, impegnati nella perlustrazione nel Comune di Santo Stefano Magra, lungo le sponde del fiume Magra, all’interno dell’area Parco Naturale Regionale Magra Vara-Montemarcello, l’hanno rintracciato in una baracca nei pressi del campo sportivo ed arrestato.
L’uomo, un 53enne milanese, disoccupato e senza fissa dimora, con pregiudizi di polizia, risultava destinatario di un provvedimento di arresto emesso dal Giudice di Sassari a novembre dello scorso anno, che l’ha condannato a 3 anni, 2 mesi e 15 giorni di reclusione per incendio e falsa attestazione ad un pubblico ufficiale sulla propria identità.
I fatti risalgono all’8 dicembre 2009 quando una pattuglia dell’allora Corpo Forestale dello Stato lo sorprese mentre stava appiccando il fuoco ad un canneto lungo la strada panoramica della nota località di villeggiatura sarda di Stintino (SS) e fece intervenire una pattuglia di Carabinieri del posto.
L’uomo, nel tentativo di sottrarsi agli addebiti ed allontanare da sé le indagini, fornì ai Militari generalità false, ma venne scoperto e denunciato col suo vero nome e cognome per incendio e false dichiarazioni sulla propria identità.
Anche ieri ai Carabinieri del Pronto Intervento ha dichiarato chiamarsi con un altro nome, ma il controllo alla banca dati delle forze di polizia non ha lasciato alcun dubbio sulla sua vera identità ed è così emerso il mandato di cattura del Giudice di Sassari che pendeva sulla sua testa.
Per quei fatti, di dieci anni fa, l’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere della Spezia, dove dovrà scontare per intero la pena a cui è stato condannato.