"Avremmo voluto farle una bella festa, salutarla come meritava ma questo coronavirus ha voluto mettersi di mezzo e così Tiziana Di Casale è andata in pensione in silenzio, salutando tutti noi con una mail".
A dirlo è Daniela Tresconi, che con Tiziana ha condiviso quasi 35 anni di lavoro nel Comune di Arcola. "Se conto anche quelli in cui frequentavo la biblioteca da ragazzina sono anche di più – commenta sorridendo - Tiziana per tutti è sempre stata la nostra bibliotecaria, quando ancora si trovava nei locali a fianco al fotografo Arnaldo. Andavamo tutti lì, per studiare, fare i compiti ma anche per farci aiutare. Ricordo perfettamente quella lavagna di ardesia sulla quale ci faceva ripetizione di algebra. Io, Cristina e Umberto, non ce l’avremmo mai fatta senza di lei".
"Dal 1985 siamo diventate colleghe, seppure in due uffici diversi abbiamo avuto moltissime occasioni di lavorare insieme. Di lei ricordo soprattutto un grande senso di appartenenza all’istituzione, un amore profondo per il proprio lavoro, ha sempre considerato la biblioteca come se fosse casa sua. Quante volte si è infuriata perché qualcuno fissava una riunione senza avvertirla! Brontolava, ma se c’era da dare una mano era sempre disponibile. Ci siamo ritrovate insieme a stampare le tessere elettorali quando ancora questo avveniva con una vecchia macchina ad inchiostro, la sera eravamo macchiate da capo a piedi. O ancora a sostituire il collega del protocollo quando andava in ferie".
"Non posso dimenticare la Rassegna di Arcola e i suoi vini, la festa era nata grazie al suo lavoro e a quello dell’allora assessore Valeriano. I giorni prima della festa Tiziana era sempre intrattabile, temeva che qualcosa non funzionasse, trascorreva praticamente cinque giorni fissa nella villa del Conte Picedi a Baccano ma alla fine tutto andava sempre bene. Ci ricorderemo sempre della famosa porta nella recinzione della Villa, vero Tiziana? Ha fondato il club della lettura, organizzato laboratori per le scuole, letture animate per i bambini, incontri con l’autore, mi è stata a fianco quanto ho presentato i miei romanzi ed è stata la prima a propormi di fare la speaker per gli eventi del Comune: le devo moltissimo".
"Prima che l’epidemia ci costringesse a rimanere tutti a casa ci eravamo messe daccordo che mi avrebbe insegnato a fare i libri "popup", non dimenticartelo cara Tiziana, appena tutto questo sarà finito dovrai assolutamente farmi le lezioni che mi avevi promesso. Buona pensione, dopo 42 anni di servizio ti sei assolutamente meritata questo nuovo traguardo ma entrare in quella biblioteca e non vederti sarà un colpo al cuore".