sono state poste all’attenzione di questo Consiglio dell’Ordine forme di promozione professionale realizzate su social network ed altri mezzi, volte ad offrire servizi legali per l’ottenimento del risarcimento del danno nei confronti delle strutture sanitarie e degli esercenti la professione sanitaria ovvero una consulenza gratuita in relazione all’applicazione e alla interpretazione dei decreti governativi che si sono fino ad oggi susseguiti.
Si tratta di promozioni pubblicitarie lesive della dignità, dell’onore e dell’integrità della nostra professione di Avvocato che non possono essere in alcun modo tollerate; comportamenti che gettano gravissimo discredito sull’Avvocatura la quale anche in questa terribile fase deve continuare a svolgere il proprio insostituibile ruolo di garanzia in modo corretto e responsabile.
Tali attività rientrano infatti nella ipotesi di accaparramento della clientela e come tali sono censurate dagli artt.32 e 35 della Legge Professionale Forense.
L’Ordine degli Avvocati della Spezia stigmatizza tali operazioni, soprattutto in un momento in cui tutti gli esercenti la professione sanitaria hanno dato dimostrazione di professionalità, coraggio ed umanità.
L’Ordine degli Avvocati della Spezia invita pertanto i propri iscritti ad evitare di porre in essere iniziative di questo tipo e, ove alcuno abbia promosso la propria attività professionale con pagine sponsorizzate o comunicazioni a mezzo social, a rimuovere tempestivamente tali comunicazioni.
L’Ordine degli Avvocati della Spezia provvederà altresì a vigilare e a segnalare immediatamente al Consiglio Distrettuale di Disciplina eventuali forme di comunicazione non corrette.
L’Ordine degli Avvocati della Spezia esprime la propria solidarietà e vicinanza a tutti i medici, infermieri e gli esercenti la professione sanitaria di qualunque tipo che in questi momenti così difficili stanno dando una grande prova di professionalità ed umanità.
Nel rammentare a tutti quanto sia necessario, soprattutto in questo momento, osservare i precetti del nostro Codice Deontologico, porgiamo cordiali saluti.
Il Consiglio dell’Ordine