I carabinieri della sezione operativa della compagnia carabinieri della Spezia hanno scoperto una sofisticata truffa perpetrata in danno della proprietaria di un immobile di valore posto in vendita. La donna è stata contattata da un pool di sedicenti intermediari, di una società estera di vendita di immobili di pregio, che riferivano di aver ricevuto mandato per l’acquisto della sua proprietà.
I malintenzionati hanno invitato la donna presso gli uffici della sede dell’agenzia, artatamente adibiti nella città di Milano, e in quel luogo è stato concluso il compromesso per l’acquisto del bene immobile. Al fine di procedere alla compravendita i malintenzionati hanno chiesto alla vittima, sulla base della volontà espressa dal presunto, inesistente, acquirente dell’immobile, di corrispondere la commissione per la compravendita pari al 10% del valore complessivo del bene, in lingotti d’oro. Ricevuto il benestare della proprietaria, i malfattori hanno proposto alla stessa di accompagnarla e seguirla nell’acquisto del metallo prezioso presso una società specializzata del settore. Assecondando le indicazioni ricevute, la vittima ha consegnato ai malfattori 120.000,00 euro in lingotti d’oro, attendendo maggiori indicazioni per il perfezionamento della compravendita.
Una volta ricevuto l’importo nessun intermediario immobiliare ha più contattato la vittima che, sospettando di essere stata raggirata, si è rivolta ai carabinieri.
Gli accertamenti eseguiti dai militari hanno permesso di appurare che gli uffici della sedicente società in Milano, presso cui si è concluso il compromesso, a distanza di poco tempo erano stati svuotati.
Gli autori della truffa sono stati però identificati in 4 persone, tutte originarie del nord Italia, di città differenti, di età compresa tra i 32 e 64 anni che a vario titolo hanno preso parte al raggiro e che ora dovranno rispondere del reato di truffa aggravata dall’ingente danno economico provocato, commessa in concorso.
Sono in corso ulteriori apprefondimenti utili a stabilire eventuali responsabilità degli stessi indagati in ordine a possibili analoghi episodi di tentate truffe o di truffe consumate nel territorio nazionale.