In tutta la giornata di martedì 24 marzo, un intenso odore di idrocarburi ha pervaso l'abitato di Marola, raggiungendo fino le pendici della località Montale, spinto evidentemente da una intensa giornata di tramontana.
Per tutta la giornata, la gente di Marola, è stata costretta ad annusare il tanfo persistente di carburante, di ignota provenienza. Ma è bastato affacciarsi dalle nostre finestre per rendersi conto dei vessilli che sventolava dalla Vespucci, ormeggiata al molo Varicella, proprio di fronte l'abitato marolino.
Svelato il mistero, le operazioni di bunkeraggio della nave scuola, probabilmente con sversamento in mare del carburante. Un fatto di per se grave, che si aggiunge ai numero episodi di noncuranza da parte della Marina militare nei confronti della cittadinanza che è costretta a conviverci, dalle emissioni dei fumaioli che appestano il golfo, all'utilizzo dei radar in banchina, senza dimenticare i tempi geologici di eliminazione dell'amianto.
Di per se lo sversamento in mare di quantità di carburanti, tali da percepirne l'intenso odore in tutto il paese, sarebbe un fatto gravissimo in termini di impatto ambientale, di sicurezza e di salute per i cittadini. Tuttavia questo stato di cose è certamente aggravato dalla situazione contingente dettata dalla situazione Covid-19. Se stare in casa è un dovere civico di tutti noi, sarebbe gradito farlo senza essere appestati da odori insopportabili.