Con il decreto governativo che impone alla popolazione di non muoversi da casa, se non per comprovate necessità lavorative, di salute o per poter andare a fare la spesa, anche il servizio di trasporto pubblico locale ha deciso di riorganizzarsi e modulare il servizio. Per questo abbiamo deciso di intervistare il presidente di Atc Esercizio Gianfranco Bianchi.
Come è stato riorganizzato il servizio a fronte di un calo drastico degli utenti dovuto al nuovo decreto governativo?
"La scorsa settimana, in attesa di ordinanze piu precise e della verifica dell’andamento dei passeggeri, per garantire il servizio in un momento delicato come l’attuale, in accordo con la Provincia della Spezia, abbiamo mantenuto gli orari ordinari lavorando comunque ad una prima fase di riduzione delle corse senza creare confusione nell’utenza decidendo che a partire dalla giornata di lunedi 16 marzo sino alla giornata di sabato sarebbe stato adottato l’orario prefestivo (quello del sabato per intenderci) riservandoci ulteriori interventi qualora il decreto di prossima uscita indicasse altre soluzioni".
Esiste un tavolo di coordinamento con l'assessore regionale ai Trasporti Giovanni Berrino che considera i dati di tutte le province, qual'è il quadro che sta emergendo?
"In data 13 marzo l’assessore Regionale Berrino ha comunicato l’istituzione del Tavolo di coordinamento della mobilità ligure. Strumento necessario per monitorare costantemente la necessità di mobilità e per adeguare tempestivamente l’offerta alla domanda. Una domanda sempre piu flebile a causa della chiusura di gran parte delle attività cittadine, scuole in primis, e ancor piu per i doverosi richiami a non uscire di casa".
Sul fronte della sicurezza degli utenti e degli operatori quali azioni sono state intraprese?
"La sicurezza per l’azienda ha rappresentato e rappresenta un punto per noi importantissimo. Già dai primi allarmi in Lombardia abbiamo avviato la ricerca del materiale necessario per gli autisti, gel disinfettante per lavarsi le mani al cambio turno e spray disinfettante da spruzzare su volante, cruscotto e sedile ad ogni cambio turno. Abbiamo aumentato sensibilmente la pulizia dei mezzi comprendendo la disinfestazione vaporizzata all’interno di ogni bus ed una pulizia con disinfettanti a tutti i punti di appoggio all’interno del mezzo stesso. Nel corso dei giorni abbiamo dato indicazioni di non salire dalla porta anteriore per non fermarsi ravvicinati alle obliteratrici ed agli autisti, inoltre abbiamo reso non praticabili le prime due file di sedili, salvaguardando così autisti e passeggeri".
Cosa riferiscono gli autisti in merito alle norme di sicurezza aggiuntive sugli autobus, come rispondono i clienti?
"Non abbiamo ricevuto segnalazioni particolari, segno di carenza di disagi, aiutati anche dalla scarsa affluenza sui mezzi stessi. Unico punto critico i lavoratori della Fincantieri, ma in questo siamo stati aiutati dallo stop dei lavori in Fincantieri per due settimane. Auspico che in questo lasso di tempo l’azienda si possa sedere al tavolo con noi per sottoscrivere il medesimo tipo di accordo gia da lei sottoscritto in un cantiere nell'Adriatico".
Quanto è preoccupante il quadro, soprattutto guardando alle prospettive future se questa situazione dovesse protrarsi nel lungo periodo?
"Il quadro ad oggi è abbastanza preoccupante e qualora lo stato attuale dovesse proseguire per alcuni mesi diverrebbe difficilmente sostenibile. Su questo aspetto auspico che il Governo intervenga a sostegno del servizio di trasporto pubblico, servizio sempre più importante per un modello di mobilità sostenibile in particolare a livello ambientale".
Data la rimodulazione del servizio, sono previste delle modifiche anche sul fronte del personale?
"Ad oggi non vi sono stati interventi, anche perché aiutati da alcuni dipendenti con ferie degli anni pregressi da smaltire e dall’influenza classica stagionale che ha fatto anch’essa la sua parte".
Si riesce a quantificare il danno economico per la società?
"Il danno economico sicuramente ci sarà, ma ad oggi mi pare prematuro avanzare proiezioni".
Come cambierà Atc dopo la tempesta del coronavirus?
"Auspichiamo che la tempesta sia di breve durata, certamente una volta passata Atc Esercizio riprenderà la propria rotta, quella che prevede a giugno l’affidamento del servizio In House e di conseguenza lo sviluppo del piano industriale già presentato che al limite richiederà gli aggiustamenti del caso. Sono comunque fiducioso in quanto prevedo un impegno particolare del Governo non solo per intervenire nella copertura delle perdite del periodo, ma per portare il trasporto pubblico, dopo la sanità, ad un livello di servizio sociale degno di un Paese come il nostro".
L’intervista è stata realizzata da Gazzetta della Spezia, telefonicamente nel rispetto del Dpcm 9 marzo 2020