"Tutti i giorni, da 20 anni, ma ora in questo particolare momento, stiamo dando tutto e del nostro meglio per fronteggiare, insieme a tutto il personale Ospedaliero la tragica situazione sanitaria, guardandoci bene, dal mandare certificati medici per rimare a casa. Alcune situazioni lavorative sono state segnalate alla Procura della Repubblica per mancanza di mezzi di protezione fra le OSS. Con una piccola differenza: a breve se le cose continuano così, saremo senza lavoro.
Non mi dilungo sul pregresso, lo conoscete benissimo. Mentre in altre Regioni, vedi la Toscana, assumono direttamente a tempo determinato OSS (che poi sicuramente rimarranno) presso tutte le strutture sanitarie regionali, da noi Toti e la sua giunta (con l'ignavia della Giunta spezzina) preferiscono le comparsate televisive, alla risoluzione reale dei problemi. Vi chiedo, pertanto, di seguire con molta attenzione la nostra triste vicenda. Di seguito un documento che facciamo girare per chiedere quello che la Regione, con l'Assessore Viale non ha mai voluto fare, non per impossibilità, ma solo per mancanza di volontà. Con questo chiediamo anche che i nostri parlamentari tutti, si prendano in carico definitivo questo problema. E' il momento per fare pressione sul Governo. Tutto il resto sono solo scuse".
Noi O.S.S. (Operatrici Socio Sanitarie), in forza alla COOPSERVICE, operanti presso le strutture Ospedaliere dell’ASL 5, vista l’attuale situazione di EMERGENZA SANITARIA NAZIONALE, viste le attuali deroghe attuate dal Governo Nazionale, viste le richieste dell’ASL 5 in materia di assunzione OSS per un periodo limitato a 6 mesi data detta EMERGENZA, vista la volontà della GIUNTA REGIONALE LIGURE di indire un concorso per l’assunzione di personale OSS presso l’ASL 5 che ci penalizzerebbe per la mancanza di tutela dell’attuale nostro posto di lavoro,
CHIEDIAMO
L’ASSUNZIONE IMMEDIATA e DIRETTA PRESSO QUESTA ASL 5 a tempo indeterminato
dei 158 operatori in questo momento precarizzati ma in trincea giornaliera alla pari degli altri operatori sanitari.
