Questa mattina è comparso davanti al Tribunale Penale della Spezia il noto ultras (C.A di anni 50) che doveva rispondere del reato di cui all'articolo 6 bis legge 401/1989, per aver acceso, roteato, e lanciato un artifizio pirico del tipo torcia luminosa di segnalazione, creando pericolo per gli spettatori che stazionavano in quella zona e per coloro che stavano entrando allo Stadio Alberto Picco della Spezia, nel derby Spezia - Pisa stagione 2016/2017 svoltosi il 13 Maggio 2017 nello stadio spezzino.
Nel corso dell'istruttoria venivano escussi il personale Digos La Spezia e il tifoso rendeva esame ammettendo l'accensione unicamente con finalità folcloristico coreografiche, precisando con dovizia di particolare che non si trattava di lancio potenzialmente in grado di creare nocumento a terzi ma di coreografia organizzata, con altri giovani del gruppo che vigilavano per evitare potenziali situazioni di danno.
L'Avvocato Lombardi, difensore fiduciario del predetto ultras, evidenziava come nella fattispecie di cui a processo, non si era verificato alcun tipo di danno nè alle strutture dello stadio nè a terzi e neppure un potenziale pericolo poiché la zona del fatto era stata resa non accessibile nell'ambito di una coreografia organizzata dalla tifoseria, illustrava poi il contenuto di una analoga sentenza assolutoria pronunciata dal Dott.Pavich, allora Giudice del Tribunale della Spezia, relativa ad un comportamento analogo dei sostenitori irpini durante la partita valida per i play off della stagione calcistica 2015/16.
Il Giudice Dott.ssa Diana Brusacà assolveva il tifoso per tenuità del fatto, riservandosi la motivazione nel termine di quaranta giorni.
All'esito della sentenza legittimo entusiasmo da parte dell'ultras e dell'Avvocato Massimo Lombardi.
(Foto di repertorio da ACSpezia.com)