È una donna di 70 anni il primo caso positivo di coronavirus in Liguria. Già scattati i protocolli di sicurezza del caso. La donna si trovava in un albergo di Alassio, in provincia di Savona, dall’11 febbraio, era arrivata insieme a una comitiva di 11 persone da uno dei focolai lombardi nella zona di Lodi (di cui fanno parte anche due persone che erano già in vigilanza attiva in quanto provenienti da una "zona rossa").
La 70enne si era già recata in pronto soccorso, ad Albenga, prima che scattasse l’ordinanza interdittiva emanata dalla Regione domenica scorsa. La visita è avvenuta di notte, in un momento di bassissimo afflusso: il personale sanitario che è entrato in contatto con la donna è già stato individuato.
La 70enne è ora ricoverata all’ospedale San Martino di Genova, in isolamento nel reparto di malattie infettive, ed è in buone condizioni. Si rimane in attesa della conferma definitiva della positività, come previsto dalla procedura, da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Tutte le persone all’interno dell’albergo di Alassio in cui si trovava la donna verranno isolate.
“Stiamo parlando di un caso positivo, salvo contrordini da esami successivi presso l’ospedale Spallanzani di Roma – ha spiegato il governatore Giovanni Toti in conferenza stampa – Occorre ricostruire la catena epidemiologica dei contatti della donna, su questo siamo già al lavoro. Abbiamo già rintracciato il personale sanitario con cui è entrata in contatto in pronto soccorso e lo staff dell’albergo di Alassio”.
Il sindaco di Alassio disporrà le opportune misure interdittive.
In merito ad una nota diffusa oggi dal Comune di Alassio, in cui si dava conto di un presunto esito negativo del test, Toti ha ribadito con forza che "sono da considerare attendibili esclusivamente le informazioni diffuse da Regione e dalla task force sanitaria di Alisa. Chiedo a Comuni, Province, Prefetture e a tutti gli enti ed organismi di attenersi a queste comunicazioni ufficiali. Altrimenti, come evidenziato anche oggi dal governo durante la videoconferenza con le Regioni, si rischia di trasmettere informazioni discordanti. Si tratta di situazioni delicate che riguardano la salute delle persone e quindi è indispensabile la collaborazione di tutti", ha concluso il presidente della Regione Liguria.