"Abbiamo preso provvedimenti precauzionali e cautelativi, vista la diffusione del virus nelle regioni confinanti con la Liguria": spiega così l'Assessore regionale alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone le misure restrittive adottate ieri sera dalla Regione Liguria e in vigore, al momento, sino all'1 marzo.
"Le misure - sottolinea Giampedrone - riprendono quelle adottate dal Governo per le regioni nelle quali ci sono i focolai. Noi abbiamo deciso di adottare anche in Liguria qualcosa di simile a scopo preventivo. L'obiettivo è ovviamente quello di limitare i contatti di massa tra le persone".
I provvedimenti sono stati presi a livello regionale, poi a livello comunale possono essere ulteriormente specificati e inaspriti da ordinanze sindacali.
Il primo effetto su questo fronte si ha a Levanto, dove già ieri sera il sindaco Ilario Agata ha emesso una ordinanza che rende obbligatorio l'isolamento per due settimane per gli appartenenti al gruppo storico che sono stati a Codogno il 16 febbraio. L'isolamento che prima era volontario è così diventato obbligatorio.
I provvedimenti della Regione, come ha sottolineato l'Assessore Giampedrone, hanno al momento la durata di una settimana perchè tutto dovrà poi essere valutato in base all'effettiva evoluzione della situazione.
Presto, quindi, per sapere, ad esempio, cosa ne sarà di manifestazioni come la Fiera di San Giuseppe o se verranno presi provvedimenti anche per il Parco delle Cinque Terre, con l'avvicinarsi della stagione turistica.
I provvedimenti assunti riguardano luoghi ed attività pubbliche, nulla viene disposto per i locali privati, in merito ai quali saranno i singoli proprietari e gestori a decidere, almeno al momento.
Una situazione, quindi, in divenire, continuamente monitorata da una task force riunita in seduta permanente, composta da comparto sanitario, prefetture, protezione civile e regione.